2023 anno difficile, ma la Cna Pesaro e Urbino guarda avanti


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2023 anno difficile, ma la Cna Pesaro e Urbino guarda avanti


4′ di lettura
09/01/2024
– Un momento difficile con diverse ombre ma la luce e l’ottimismo non devono mai mancare. La CNA di Pesaro e Urbino guarda il nuovo anno 2024 con la positività insita negli imprenditori ma certo sa che i dati dimostrano una situazione difficile e con numerose negatività che ci sono state e che tutt’ora persistono.

Più le imprese che chiudono rispetto a quelle che aprono, export che tentenna, assunzioni in calo in un quadro generale dell’economia difficile con conflitti internazionali in corso, inflazione ancora non sotto controllo, blocco delle esportazioni verso alcuni paesi e ancora costo dell’energia e lo stop ai bonus fiscali rappresentano ostacoli allo sviluppo.

Nella conferenza stampa che allo stesso tempo fa il bilancio del 2023 e inizia il 2024 i vertici dell’associazione di categoria fanno il punto e guardano al futuro.

“I numeri freddi ci dicono che è stato ed è tuttora un momento difficile – ha esordito Michele Matteucci presidente di Cna Pesaro e Urbino – Il 2023 si è concluso con ituazioni irrisolte, una nuova guerra oltre a quelle già in corso e tutto ciò porta una situazione economica stagnante in Europa. Per quanto ci riguarda a livello provinciale 1024 imprese hanno cessato di esistere rispetto al 2023. Si tratta di un dato provinciale positivo sul regionale ma non c’è nulla di cui gioire. Le aziende che stanno peggio sono quelle nel campo dell’agricoltura e della pesca. Tuttavia guardiamo con ottimismo l’arrivo di Pesaro Capitale della Cultura 2024 che può dare ossigeno immediato nel campo della ristorazione del turismo e dell’artigianato artistico”.

Claudio Tarsi segretario Cna Pesaro e Urbino è partito da un risultato targato Cna di cui l’intera squadra è orgogliosa “Nel 2023 abbiamo portiamo a casa il risanamento economico e finanziario che cominciammo 7-8 anni fa da numeri pesanti lasciatici in eredità. Venendo alla situazione attuale purtroppo c’è da sottolineare il saldo negativo delle aziende rispetto al 2023 che già segnava un meno rispetto a quello del 2022. Noi abbiamo 5.073 imprese associate cui si aggiungono 2.340 tessere di adesione a Cna cittadini e le 5.702 di Cna pensionati per un totale di 13.115 adesioni. 14 sedi associate e 120 dipendenti”.

Restando ai numeri ecco il consuntivo dell’anno. La contrazione del numero di imprese riguarda quasi tutti i macrosettori ma le costruzioni perdono nella nostra provincia il -4,4% leggermente di più rispetto il -4,1% regionale. In provincia si perdono soprattutto imprese nel commercio e riparazione di veicoli (-4,0%), agricoltura (-5,1), manifattura (-2,8%) trasporti e magazzinaggio (-5,4) e alloggio e ristorazione (-2,1%). In controtendenza le aziende del settore dei servizi come noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+0,1%) oppure attività artistiche e sportive (+0,2%). Purtroppo diminuisce anche l’export rispetto allo stesso periodo del 2023 (del -3,9%) dei prodotti in metallo diversi d macchinari e impianti. Cresce però l’export nella moda (+12,7%) e macchine utensili (+8,1%).

Per quanto riguarda i posti di lavoro nella nostra provincia ci sono 5 mila nuove posizioni lavorative (saldo positivo tra assunzioni e cessazioni) nel primo trimestre 2023 e oltre 4 mila nel secondo. Tra dicembre 2023 e febbraio 2024 le previsioni però parlano di 7530 assunzioni 160 in meno rispetto ad un anno prima in particolare nei settori manifatturieri, alloggio ristorazione e turismo.

Moreno Bordoni segretario Cna Marche ritrova la sede storica della Cna Pesaro e qui sottolinea anche lui le difficoltà del momento ma sottolinea tre elementi di un bicchiere “mezzo pieno”:

«Anzitutto a livello regionale le imprese rimaste sono robuste; in secondo luogo le piccole e micro imprese hanno aumentato i lavoratori grazie a nuove assunzioni e terzo ci sono comunque segnali importanti per l’export”.

Poi una stoccata alla politica specialmente a Stato e Regione vista comunque la presenza dei consiglieri regionali Andrea Biancani e Micaela Vitri e sindaco e vicesindaco del Comune di Pesaro Matteo Ricci e Daniele Vimini “Quando si fanno i decreti per aiutare le imprese e ci dite che siamo importanti noi ne siamo orgogliosi ma quando esce il decreto ed è fatto per accontentare solo il 2% dell’economia nazionale non va bene. Il superbonus? Ne va della credibilità politica: com’è possibile bloccare i cantieri in corso perché non ci sono più fondi con il quale si era strutturato il progetto?”


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www.viverepesaro.it è stato pubblicato il 2024-01-09 14:34:21 da

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