Alba Magica ad Agerola, l’evento della vigilia di ferragosto sul Monte Tre Calli

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Alba Magica ad Agerola, l’evento della vigilia di ferragosto . Sulla Svizzera della Campania si ripete dell’evento clou sui Monti Lattari che si affacciano della Costiera amalfitana, ci si incammina la sera per poi godere dalle 5 del mattino del sorgere del sole con vista su due golfi, quello di Napoli e quello di Salerno, dall’alto del Monte Tre Calli. Un’alba vissuta a suon di musica con le note della banda Città di Agerola, naturalmente rispettando il distanziamento. Arriva uno dei riti classici del Ferragosto, «L’Alba magica» che rientra nel programma della rassegna «Sui sentieri degli dei» e che prende il nome dal sentiero dei Monti Lattari, tra la costiera amalfitana e la costiera sorrentina, sospeso sul mare e considerato tra i più belli al mondo.
Il raduno è per domani, alle 19, in località Crocifisso, a Paipo, Agerola per un prologo definito «Quelli che aspettano… tra canti e musica», e c’è un servizio navetta da piazza Paolo Capasso a Bomerano per raggiungere il luogo d’appuntamento. Si procede per circa 45 minuti tutti insieme, seguendo le esperte guide in passeggiata, fino a raggiungere la quota 1000 metri di Tre Calli dove viene montato il campo per la notte da trascorrere nel silenzio solenne della montagna. «Ci si ritrova su una terrazza naturale che s’affaccia sul golfo di Napoli e su quello di Salerno, un luogo unico dal quale senza muoverti, solo girando la testa, puoi vedere il Vesuvio, Ischia, Procida, i faraglioni di Capri, punta Campanella e Punta Licosa», sottolinea il sindaco di Agerola, Luca Mascolo: «Ci si immerge in questa bellezza mozzafiato, accompagnati da canti, balli e calici di vino e vettovaglie per un evento dal sapore dionisiaco, fino al sorgere del sole sulle note del gruppo bandistico Città di Agerola. L’alba magica è un po’ il simbolo di ciò che vuole essere il nostro festival. Un circuito virtuoso che racconta la bellezza di questa terra in chiave artistica, dove la cultura diventa il più potente vettore di promozione culturale».
Appuntamento per esperti escursionisti, amanti della montagna ma anche per semplici turisti che rinunciano alla scalata notturna e vengono su richiesta accompagnati alle 4 del mattino fino in cima, per il solo concerto. Una giornata diversa, un’immersione nel paesaggio dei Monti Lattari con tutt’intorno gli odori della macchia mediterranea.
«Il percorso, specie nel primo tratto, non è indicato per chi non se la sente di affrontare un sentiero a tratti ripido e impervio», aggiunge Tommaso Naclerio, consigliere comunale con delega al Turismo, «ma quelli che lo affronteranno saranno ripagati da un panorama che offrirà meravigliose vedute a strapiombo sul mare da togliere il respiro». È consigliato di portare con sé bastone da montagna, cappello per il sole, acqua e colazione a sacco. E per la notte tende, maglioncino, giacca a vento, torcia. Oltre alla musica ci sarà la possibilità di effettuare percorsi di hiking al tramonto o all’alba dirigendosi a Nord lungo il sentiero sommitale e oltrepassando il Monte Calavrice (1145 m) e dopo leggera discesa giungere alla sella di Capo Muro (1072 m), oltre la quale si innalza la piramidale mole del Monte Sant’Angelo a Tre Pizzi.



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