Albenga. “Non sarà un ‘Papa’ straniero, ma uno che abbia esperienza politica e amministrativa e che in questi anni si sia impegnato sul territorio”. Questo in sintesi l’identikit del candidato sindaco fornito dal centrodestra per le elezioni amministrative del 2024 ad Albenga: le riserve, stando a quanto riferito, saranno sciolte entro Natale.
È il pensiero di Eraldo Ciangherotti di Forza Italia, Roberto Tomatis di Fratelli d’Italia, Cristina Porro della Lega e Diego Distilo della lista civica “Aria nuova per Albenga”. Con la precisazione di Distilo che “i desiderata dovranno però fare i conti con i partiti politici che in concomitanza corrono per le elezioni europee”.
Quella del cdx ingauno è una replica indiretta alla proposta avanzata ieri in un’ intervista rilasciata a IVG dall’ex sindaco Mauro Zunino.
Spiega Ciangherotti: “Non abbiamo avuto rapporti in questi anni con Mauro Zunino e non abbiamo avuto scambi o valutazioni politiche, anche se saremmo lieti se volesse avere un’interlocuzione con noi. Condivido pienamente con lui l’importanza del ruolo avuto da Silvano Montaldo e su queste basi, sulla strategia e sul suo mandato, andremo avanti. E’ da un anno che ci incontriamo mensilmente al point e lavoriamo sulle prossime amministrative”.
“Insieme a tutto il gruppo che ha lavorato con Rosy Guarnieri e con Silvano a fare da regista: lui ha preso tutte le tessere del mosaico e lo ha ricomposto. Il candidato sarà un cittadino di Albenga, – aggiunge Ciangherotti, – e abbiamo due obiettivi: andare tutti uniti e con un candidato che sia condiviso da tutto il gruppo del centrodestra. Ora siamo in una fase di valutazione, ma entro Natale faremo il nome“.
Potrebbe quindi anche essere un nome non ancora emerso sui giornali, ma tutti concordano sul fatto che “debba essere del territorio”. Per quanto riguarda i giochi politici, pur corteggiandoli, né Teresiano De Franceschi, “che – ci tiene a dire Ciangherotti – possiede grandi competenze sul piano sanitario, né Angelo Barbero correranno, perché da tempo si sono tirati fuori dalla vita politica”.
“Io credo che Albenga abbia bisogno di un sindaco che non esca fuori dal mazzo di carte improvvisamente come asso nella manica, ma abbia bisogno di una persona che conosca la macchina comunale e che abbia già affrontato l’amministrazione comunale, che abbia le idee chiare su come puntare sullo sviluppo economico della città, una persona che si sia impegnata in questi anni”, prosegue ancora Ciangherotti.
“Albenga deve smettere di vivacchiare. Al tavolo ognuno porterà le sue proposte e i nomi e con intelligenza politica troveremo una sintesi che vada bene a tutti. Aver convocato un consiglio comunale straordinario con un ordine del giorno sul Cpr ad Albenga a firme unite, ritengo sia un segnale che siamo uniti per il bene di Albenga, e mi viene da sorridere che ancora una volta sia la minoranza a dover fare quello che dovrebbe fare la maggioranza, perché sarebbe dovuto arrivare da loro un ordine del giorno a cui noi avremmo detto di sì”, conclude.
Roberto Tomatis precisa: “Mauro Zunino è un uomo perbene ed era comunque espressione del centrodestra. Ora stiamo cercando una figura che sia il nostro candidato sindaco con alcune caratteristiche: che sia di estrazione albenganese e che non ci venga paracadutato da nessun’altra parte del ponente, che abbia esperienza politica e amministrativa perché non vorremmo avere figure blasonate che poi avrebbero difficoltà a gestire la macchina comunale. Non ci possiamo permettere novità o exploit con persone che poi si ritrovano una macchina che non sanno guidare. Una persona che si sia impegnata in questi anni sul territorio dimostrando di avere attaccamento“.
Cristina Porro consigliere comunale della Lega condivide le parole dei colleghi di minoranza, ma nel delineare il profilo del candidato lascia le porte socchiuse: “Abbiamo trovato unità di intese e al di là dei personalismi, pur con le proprie ambizioni, caratteristiche e personalità ci unisce il bene di Albenga. Il candidato sarà una persona che si sia spesa per la città di Albenga”.
Ma Porro non “butta nel cestino” un altro nome emerso sempre su IVG, quello di Stefano Mai: “Per il momento non escludo nulla, ma poi sarà comunque una decisione condivisa“.
Diego Distilo rientrato a pieno titolo nel centrodestra dopo la lunga parentesi in maggioranza commenta: “È stata una bella intervista quella a Mauro Zunino, mi ha riempito il cuore, sono molto legato a lui amministrativamente, ero in giunta con lui e ci sono stato fine alla fine, so come lavorava e conosco la sua mentalità. Ha detto bellissime cose e una verità vera su Albenga. Ad Albenga purtroppo prevale sempre l’interesse di partito (destra e sinistra), mentre invece ci vorrebbe una persona che faccia gli interessi reali della città senza pensare ai partiti”.
“Sempre con un occhio verso la politica, ma facendo scelte strategiche per il futuro e lo sviluppo. In questi cinque anni non vedo né una visione né una progettualità reale della città da qui a 20 anni. Il centrodestra deve fare valutazioni sul profilo del candidato, ma con una certezza: che sia una persona di Albenga e che conosca la macchina amministrativa. I problemi del territorio devono essere affrontati da chi in questi anni sia rimasto dentro e abbia visto coi propri occhi quello che non è stato risolto”.
“Non un professionista esterno, che poi non entrando con la mentalità nella politica rischi di non saper gestire i possibili mal di pancia e finisca col ricreare le condizioni del passato. Silvano Montaldo era la persona giusta per ricucire le fila, lavoreremo con lo stesso spirito da lui delineato: lui non avrebbe mai scelto un esterno, un professionista prestato alla politica”, conclude Distilo.
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