Albenga piange Lidia Facchinetti Pollini, storica commerciante alle porte del centro storico in Largo Doria

Albenga piange Lidia Facchinetti Pollini, storica commerciante alle porte del centro storico in Largo Doria


Albenga. Da alcuni mesi non la si vedeva più nel negozio Pollini che aveva avviato dal 1957, aperto ancora oggi e portat0 avanti dal figlio Rocco, Lidia Facchinetti Pollini si è spenta all’età di 88 anni.

“Era una donna splendida, gentile, conosciuta da tutti, una donna bellissima e dai modi garbati che appariva molto più giovane rispetto all’età anagrafica”, il ricordo di chi la conosceva. E se n’è andata lasciando un profondo vuoto negli albenganesi che ora perdono un’altra figura storica del mondo del commercio ingauno.

Lascia i figli Rocco, Tiziano e Selene che danno il triste annuncio insieme alle nuore, il genero, i nipoti, i parenti tutti. I funerali avranno luogo giovedì 14, alle 15, nella parrocchia del Sacro Cuore, dove mercoledì, alle 18.30, verrà recitato il santo rosario.

“Cordoglio” è stato espresso da parte di tutta l’amministrazione comunale che ha voluto “mandare un abbraccio particolare a Selene Pollini, responsabile dell’ufficio turismo nel comune di Albenga”.

Questo il messaggio del consigliere Eraldo Ciangherotti: “Mi dispiace profondamente apprendere della scomparsa di Lidia Facchinetti Pollini, un’icona nel mondo del commercio di Albenga, la cui eleganza e disponibilità mi hanno sempre colpito. La signora Pollini è stata una persona che ho profondamente ammirato sin da piccolo, non solo per la sua indiscutibile classe e stile ma anche per il calore e il sorriso sincero con cui mi salutava ogni volta”.

“Questa perdita lascia un vuoto incolmabile nella comunità dei commercianti ingauno e nei cuori di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla. Vorrei esprimere le mie più sincere condoglianze ai suoi cari, a Rocco, Tiziano, Selene (nostra funzionaria comunale del turismo) e a tutta la sua famiglia. Lo spirito generoso della signora Pollini continuerà a vivere nei nostri ricordi albenganesi”, ha concluso. 




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