Alberobello, sequestrati 250 loculi appena costruiti nel cimitero

ALBEROBELLO – La notizia si è diffusa rapidamente: sequestrati 250 loculi appena costruiti al cimitero comunale di Alberobello. Un fulmine a ciel sereno che ha turbato la comunità, da anni in attesa di un posto dove ricordare i propri cari, in un cimitero ormai insufficiente. Costruito nella seconda metà dell’800 dall’architetto Antonio Curri, il solenne prospetto sulla via per Putignano riprende l’imponenza dell’architettura egizia: i fiori di loto sulle colonne, in egizio «Seshen», rappresentano la rinascita a cui ogni società umana, in forme diverse, ha sempre aspirato.

«Il sequestro preventivo avvenuto venerdì riguarda un ampliamento – spiega il sindaco Francesco De Carlo – quindi non è stata assolutamente compromessa la fruizione del cimitero».

Cos’è accaduto esattamente?

«La questione dell’ampliamento nasce nel 2006 (l’amministrazione del tempo era guidata da Bruno De Luca, ndr), deciso attraverso un progetto di finanza che ha realizzato una parte delle opere, poi si è interrotto per quasi dieci anni, pur avendo la precedente amministrazione Longo approvato una variante, che noi abbiamo completato. La variante e la conseguente delibera che la nostra amministrazione ha approvato, prevedono delle modalità diverse di rapporto tra il Comune e la ditta che sta realizzando il progetto. Sembrerebbe che, nell’attesa tra l’approvazione della variante e la nuova convenzione, la ditta abbia realizzato dei loculi. Quella messa sotto sequestro è solo la parte oggetto dell’ampliamento».

Quando sarebbero stati realizzati i fabbricati sequestrati?

«Nel verbale della polizia locale non è specificato, ma a questo punto ritengo sia poco importante. Sicuramente è accaduto negli ultimi mesi».

Quali saranno i prossimi passi?

«Bisognerà intanto accertare se effettivamente l’abuso ci sia stato: in questo caso ovviamente sarebbe comminata una sanzione prevista dalla legge. Va, però, verificato anche se, quanto costruito, sia comunque conforme al progetto, per consentire il dissequestro e la prosecuzione dei lavori. Quella del cimitero è una vicenda spiacevole che pesa sulla comunità da quasi 20 anni e il nostro intento è di chiuderla quanto prima. Auspichiamo che la convenzione si possa sottoscrivere nelle prossime settimane».