Domenica mattina tracce di movida, o meglio di inciviltà, nella centralissima piazza XI Febbraio. Lungo uno dei muretti che cingono la bella piazza sulla quale si affaccia un monumento architettonico, vale a dire la Collegiata gotico-cistercense di Santa Maria (1177), qualcuno ha avuto l’idea di lasciare i vuoti delle bottiglie consumate all’aperto la notte.

Tutte in piedi, a far bella mostra ma anche a rappresentare una pericolosa insidia per i passanti sotto la piazza. Passanti che crescono vertiginosamente la domenica per il mercato settimanale.
Eppure è soltanto di qualche giorno fa l’ordinanza del sindaco Antonio Como che vieta la vendita di bevande in bottiglie di vetro o latta, ma anche il loro consumo all’aperto. Un provvedimento nato proprio dall’esigenza di assicurare il pubblico decoro nel paese, ma anche la tranquillità e l’incolumità dei residenti per l’insidia creata dai vetri. Incurante, quindi, delle disposizioni del primo cittadino, c’è chi continua a lasciare i resti delle proprie serate alcoliche in strada.

Non si vuole certamente giudicare il modo di trascorre il proprio tempo, ognuno è libero di rimanere dove vuole per godersi la notte e il paese, ma a gettare in un cassonetto i rifiuti, specialmente le bottiglie di vetro, non è che ci voglia molto. Un piccolo gesto che restituirebbe la tranquillità a tutti. Se invece certe azioni vengono fatte con sprezzo della collettività, non c’è giustificazione che tenga e i trasgressori dovranno stare attenti alle conseguenze dei loro gesti, visto che vige un’apposita ordinanza per vietare quello che è avvenuto sabato notte.

Oltre alle sanzioni, previste dallo stesso provvedimento, potrebbe accadere che il vento o altro faccia cadere una di quelle bottiglie lasciate sul muro addosso a qualche passante. A quel punto, una condotta disattenta e incivile potrebbe sfociare in qualcosa di molto più grave, vale a dire un reato.





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