Si è svolta nel tardo pomeriggio di oggi a piazza Innocenzo III, l’assemblea pubblica di coordinamento per il NO al biodigestore e alle 84 mila tonnellate di immondizia che arriveranno ad Anagni.
L’assemblea pubblica è stata organizzata da cinque consiglieri comunali di minoranza: Sandra Tagliaboschi, Fernando Fioramonti, Valeriano Tasca, Nello Di Giulio ed Alessandro Cardinali, per raccontare tutte le azioni intraprese fino ad oggi e quello che si dovrà fare con l’aiuto di tutti i cittadini per impedire l’insediamento del mega impianto di rifiuti.
In un primo momento era stata scelta come location per ospitare l’assemblea pubblica il Parco della Rimembranza, poi a quanto pare il sindaco ha avuto da ridire con l’autorizzazione. L’assemblea è stata quindi spostata presso la magnifica piazza Innocenzo III. La piazza ospita la maestosa cattedrale, il contesto storico di suprema bellezza, a ricordare agli anagnini quanto sono stati fortunati nell’ereditare un borgo medievale tanto prezioso e da custodire a tutti i costi, soprattutto tenendo lontano gli impianti di monnezza. L’assemblea pubblica senza sigle di partito ha visto l’intervento dei cinque consiglieri e dei cittadini Andrea Fiorito, Luca Santovincenzo, Letizia Roccasecca, Viviana Cacciatori, Enza Missori, Rita Ambrosino, prezioso anche il contributo di Paolo Martini di Frosinone. Assenti il sindaco, vicesindaco, assessori, consiglieri di maggioranza e due consiglieri di minoranza.
L’assemblea pubblica è stato un momento di democrazia partecipativa, indispensabile per creare una stretta collaborazione tra cittadini e rappresentanti delle istituzioni. Si è dato inizio a un percorso da intraprendere con i cittadini finalizzato alla tutela della salute, dell’ambiente, dello sviluppo della città. Sono state illustrate le azioni intraprese finora dai cinque consiglieri. Un ricorso al prefetto sulla gestione del consiglio comunale dello scorso 24 giugno. Al ricorso è stata allegata la delibera di moratoria del 30 marzo 2017 ed è stato richiesto un incontro con il prefetto Portelli. Sono state inoltrate tre diffide, con allegata la delibera di moratoria, al responsabile dell’Ufficio Ambiente del Comune di Anagni, l’ing. Alessandrello, una diffida a procedere nel rispetto della delibera di moratoria; al segretario generale del Comune di Anagni, il dott. Schirmenti a procedere sempre nel rispetto della delibera di moratoria e al direttore generale della Asl di Frosinone. I cinque consiglieri di opposizione hanno anche inoltrato una denuncia in autotutela nei confronti del sindaco di Anagni. Saranno intraprese altre azioni dai cinque consiglieri con il supporto dei cittadini, stasera è stato creato un coordinamento di persone, l’8 agosto scadono i termini per ricorrere al Tar e non c’è molto tempo. Domani ampio servizio sugli interventi.
Anna Ammanniti