Anagni – Biodigestore, valori inquietanti dai terreni esaminati dall’Arpa

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L’Arpa (Agenzia Regionale per l’Ambiente), autorità suprema per la verifica delle condizioni ambientali, è in costante contatto con il Ministero per la pratica relativa al biodigestore.

Mentre gli oppositori al progetto, la cui realizzazione porterebbe ad Anagni una montagna di rifiuti organici da utilizzare per la produzione di derivati, insistono con i diversi ricorsi inoltrati chiedendo e sollecitando contributi per il fondo spese, di fatto mancherebbe a tutt’oggi il nulla osta alla complicata pratica. L’Arpa avrebbe rappresentato ai richiedenti una certa confusione nella indicazione delle particelle di terreno. A peggiorare le cose, però, sono giunti i risultati di laboratorio sui campioni prelevati da alcuni terreni, i quali indicano valori inquietanti: arsenico 75 limite 50; berilio 20 limite 10; cadmio 44 limite 15; piombo 23600 limite 1.000; zinco 4300 limite 1.500. Ancora peggiore, poi, la situazione delle falde acquifere. Anagni ha già dato, malati e decessi gridano vendetta; la politica e le autorità non possono restare a guardare.
E.C.

(foto: repertorio)



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