Anagni – Mega impianto di rifiuti, consiglieri di minoranza e cittadini insieme per lottare

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I consiglieri comunali di minoranza Sandra Tagliaboschi, Valeriano Tasca, Nello Di Giulio, Alessandro Cardinali e Fernando Fioramonti hanno portato a conoscenza della città l’arrivo di 84 mila tonnellate annue di rifiuti, arrivo avallato dal consenso del sindaco, vice sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza.

Ieri i 5 consiglieri di minoranza hanno organizzato un’assemblea pubblica con l’intervento di alcuni cittadini, per avviare l’inizio di un percorso condiviso tra istituzioni e popolo ed impedire l’insediamento del mega impianto di rifiuti. Queste le parole dei consiglieri: “Vogliamo ringraziare tutti i cittadini di Anagni che ieri, sfidando il caldo, hanno partecipato all’assemblea pubblica di coordinamento contro la realizzazione del biodigestore e l’arrivo di una valanga di rifiuti nella nostra città. Un grazie anche ai tanti cittadini che hanno seguito la manifestazione sui social e a quelli che ci hanno scritto di non poter partecipare fisicamente all’assemblea, ma di esserci vicino in questa battaglia. Vogliamo ribadire il concetto per il quale questa dovrà essere una battaglia della città e dei cittadini e non solo dei consiglieri di opposizione ed è per questo che ieri si è avviato pubblicamente il processo di costituzione del comitato di coordinamento No Biodigestore, che si integrerà con tutte le realtà cittadine per mettere in campo una serie di atti e iniziative per contrastare la scelta di far nascere nel nostro territorio il mega biodigestore da 84.000 t/a. Noi faremo non un passo indietro ma un passo di lato perché, al di là di certi politici che amano apparire sulla stampa affermando fandonie studiate con chi vuole il biodigestore ad Anagni, noi non vogliamo fare passerelle o cavalcare la protesta. Protesta tra l’altro che è nata proprio perché noi abbiamo messo a conoscenza la cittadinanza dell’arrivo dei rifiuti ad Anagni, ben 84000 tonnellate all’anno, giacché il sindaco e la sua maggioranza hanno preferito tacere e dire sì al biodigestore senza nemmeno avvisare il consiglio comunale. Non ci va nemmeno di rispondere a chi risposta non merita, anche perché siamo concentrati nel portare avanti quello che ci eravamo prefissati. Serve il ricorso al Tar, è chiaro, servono poi tutte una serie di altre azioni alcune delle quali già messe in campo. Non ci piace andare dai cittadini parlando di ribaltare tavoli in Regione Lazio come altri hanno fatto. Ci piace essere concreti e realisti perché questa sarà una lotta durissima e per portarla avanti c’è bisogno che siano i cittadini a farla e noi la faremo con loro”.

Anna Ammanniti

 



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