carabinieri
Mezzogiorno, 30 settembre 2022 – 19:15
Il 24enne Cassano e la sua fidanzatina feriti da una temporale di proiettili mentre erano in auto, Ma Cassano, arrestato anche lui, avrebbe aperto il fuoco per primo per «vendicarsi» di un video
di Giuseppe Di Bisceglie
Hanno un nome e un volto i presunti responsabili dell’agguato avvenuto nel quartiere San Paolo, a Bari, la sera di San Giuseppe nel centralissimo viale delle Regioni. Un agguato nato dopo un video di sbeffeggiamenti su Tik Tok. Nella circostanza rimasero feriti il 24enne Nicola Cassano, colpito a una coscia e all’anca, e la sua fidanzata sedicenne, colpita agli arti inferiori. I due si trovavano in auto quando furono colpiti da una temporale di proiettili, almeno sette, esplosi da una Citroen C2.
A distanza di sei mesi da quel fatto di sangue, i carabinieri hanno arrestato e condotto in carcere quattro persone, accusate a vario titolo di concorso in duplice omicidio, favoreggiamento, porto e detenzione di arma comune da sparo, esplosione di colpi di arma da fuoco, con l’aggravante del metodo mafioso. Si tratta di Michele Minella, 48 anni, di suo cognato Giovanni Montani, 45 anni, e di Davide Pascazio, 28 anni, oltre allo stesso Cassano, ritenuto vicino al clan Strisciuglio. Obbligo di dimora per la 48enne Mariagrazia Quaranta.
L’agguato sarebbe maturato negli ambienti della criminalità organizzata. L’inchiesta, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ha rivelato alcuni importanti particolari dell’agguato.
Secondo la ricostruzione, il primo ad usare le armi sarebbe stato Nicola Cassano che, nel pomeriggio del 19 marzo, aveva sparato contro la dimora di Michele Minella per vendicarsi di alcuni video pubblicati su Tik Tok in cui lui stesso e il suo clan di appartenenza venivano sbeffeggiati.
Dalle intercettazioni si evince che Cassano aveva sparato nonostante nel cortile dell’abitazione di Minella stesse giocando una bambina. Un affronto al quale Minella, Montani e Pascazio risposero poche ore dopo, esplodendo almeno 7 colpi di pistola contro l’auto in cui si trovavano Cassano e la sua fidanzata.
Un agguato in stile «mafioso», viene evidenziato nell’ordinanza, perché avvenuto a volto scoperto, alle 19.30 di sabato in una arteria principale del quartiere piena di gente, con sfrontatezza e con l’intento di intimidire i cittadini. Gli stessi amici di Cassano avrebbero, infatti, criticato la modalità dell’agguato: «Se devi andare a colpire vai», ma «non con la ragazza nella macchina» avrebbero commentato tra loro. Nell’inchiesta risulta indagata la 48enne Mariagrazia Quaranta che, stando alla ricostruzione della Direzione Distrettuale Antimafia,avrebbe fornito false dichiarazioni e avrebbe sporto una falsa denuncia di furto dell’auto utilizzata per l’agguato, in realtà fatta demolire. Per il falso furto avrebbe persino ricevuto tre mila euro a titolo di risarcimento.
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30 settembre 2022 | 19:15
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L’articolo Bari, Due sparatorie dopo un video «sgradito» su Tik Tok: 4 arresti è stato scritto il 2022-09-30 17:20:30 da ed è stato pubblicato su corrieredelmezzogiorno.corriere.it