BARI – Sono tornati a protestare per reclamare il diritto al lavoro. Sono ormai trascorsi oltre quaranta giorni dalle manifestazioni che hanno visto centinaia di docenti mobilitarsi in tutta Italia lo scorso 30 agosto davanti agli Uffici Scolastici Regionali. Le promesse di scorrimento delle graduatorie di merito del concorso 2020, tuttavia, non sono state soddisfatte, se non con poche eccezioni e in numero minimo rispetto alle possibilità assunzionali. E allora, ieri gli insegnanti si sono nuovamente mobilitati per impedire che una situazione già grave possa ulteriormente degenerare.
Oltre settanta i docenti (provenienti dall’intera regione) che hanno dato vita ad un flash mob davanti all’ufficio scolastico regionale, in via Castromediano, a Bari. L’obiettivo primario è richiamare l’attenzione del Ministero sui tempi e alle modalità di assunzione dei docenti idonei 2020 anche in previsione del nuovo bando Pnrr che dovrebbe essere pubblicato a novembre.
In particolare, il movimento degli «idonei» chiede lo scorrimento delle graduatorie di merito in tutte le classi di concorso con posti vacanti affinché si possa coprire l’effettivo fabbisogno delle scuole, nonché bandire il concorso Pnrr2 solo in classi di concorso in cui quelle esistenti siano esaurite. Si auspica, inoltre, che le surroghe per le posizioni lasciate vacanti dai rinunciatari siano effettuate senza indugio per garantire la copertura di tutte le cattedre disponibili e rispondere così al fabbisogno effettivo di personale docente. Infine, si invita a ridistribuire il contingente non utilizzato verso altre regioni (la cosiddetta «Call veloce inversa») in cui le graduatorie di merito degli idonei del 2020 siano ancora attive e capienti, per rispondere alla necessità di coprire tutti i posti vacanti disponibili a livello nazionale.
Sono 1.427 gli insegnanti vincitori del concorso ordinario in Puglia del 2020. Di tale contingente, circa il 40% (attorno ai 570) appartengono al territorio barese. Un esercito di precari che, pur essendo adibiti al ruolo, sono senza impiego oppure si arrangiano in supplenze brevi, senza alcuna prospettiva o sicurezza per il futuro. «Se la scuola ha bisogno di assumere – la posizione dei docenti rappresentati dal coordinatore Filippo Colonna- siamo d’accordo, ma un eventuale concorso Pnrr deve essere istruito soltanto nelle classi in cui realmente manchino insegnanti. In Puglia quest’anno sono andati alle nostre graduatorie appena 62 posti dei 2.181 disponibili. Attualmente nella nostra regione ci sono almeno 532 cattedre in cui si può bandire, ma almeno non tocchino i 181 posti, ovvero il 25% del totale, in cui ci siamo noi. Un altro orientamento sarebbe soltanto un nuovo incentivo al precariato, nonché uno sperpero di denaro pubblico».
«Abbiamo presentato con chiarezza la situazione al dirigente Giuseppe Clarizio, data l’assenza del direttore generale Giuseppe Silipo», la conclusione di Colonna. «L’orientamento europeo, d’altra parte, è chiaro: la priorità è combattere il precariato: esistono i posti e le condizioni per assumerci dando un respiro a centinaia di famiglie: ora non possiamo più aspettare».
www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-10-19 11:00:38 da
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