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— Giovedì 08 luglio 2021 – 18:51
Era finito sotto processo con l’accusa di aver violato la sorveglianza speciale cui era stato sottoposto per reati relativi a cessione di droga e contro il patrimonio. Oggi è stato assolto presso il tribunale di Cassino perché il fatto non costituisce reato. A chiedere ed ottenere l’assoluzione, l’avvocato Emanuele Carbone che nella discussione finale ha ripercorso i fatti contestati al suo cliente. Il 54enne cassinate, durante un controllo di routine da parte delle forze dell’ordine, era stato trovato in macchina insieme ad un’altra persona, gravata come lui da numerosi precedenti penali. Da lì la contestazione del reato e la denuncia: chi è sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di Polizia Giudiziaria ha, infatti, il divieto di accompagnarsi con soggetti pregiudicati.
La difesa ha sostenuto che il proprio assistito non aveva pero commesso alcun reato, in quanto l’incontro con l’altro soggetto era da considerarsi isolato e non abituale, come richiede la norma. Viene punito, infatti, chi essendo sottoposto a sorveglianza speciale frequenta abitualmente soggetti pregiudicati. Nel caso di specie, mancava proprio uno degli elementi costitutivi del reato contestato. Il giudice ha accolto la richiesta ed ha emesso sentenza di assoluzione.
Redazione L’Inchiesta Quotidiano
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