Ceccano, il “Coraggio di cambiare” denuncia l’inutile raccolta di firme di FdI sul ddl Zan

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“Riteniamo strumentale la raccolta firme organizzata da Fratelli d’Italia contro il Ddl Zan. Il disegno di legge è già stato approvato dalla Camera e dal 13 luglio inizierà la discussione in Senato. Si tratta, dunque, di una legge già approvata da un ramo del Parlamento e che si avvia verso il voto anche in Senato. La raccolta firme non ha alcun valore pratico, tantomeno di supporto alla prevedibile opposizione che la destra farà durante la votazione. Una raccolta firme di questo genere, infatti, non può in nessun modo alterare o condizionare una votazione parlamentare. Dovrebbero forse ripassare qualche articolo della Costituzione”: lo denuncia il Coordinamento politico “Il Coraggio di Cambiare”di Ceccano.

Appare, inoltre, evidente la posizione reazionaria di un partito che si definisce di “destra sovranista”, che vuole darsi un tono “sociale” nella propaganda quotidiana, discutendo di diritti pubblici e privati in maniera alquanto incoerente e confusionaria.

L’opposizione al Ddl Zan, che vuole mettere un punto ad una evidente mancanza della giustizia italiana sull’odio contro le minoranze di genere e contro la disabilità, è la prova di una mentalità gretta e meschina. Filosofia che vede nel “diverso” un problema e che si rifà alla cultura da cui provengono, che ha una lunga tradizione di negazione dei diritti civili e sociali.

Non ultimo, appare strumentale questa posizione, perché liscia il pelo alle più retrive e conservatrici posizioni di una parte della Chiesa Cattolica, quella alla continua e strenua opposizione al papato progressista e riformatore di Francesco.

La nostra posizione è stata chiara sin da subito e, con fermezza, abbiamo deciso di affiancare lotta per i diritti di tutti. Per dare forza a tutto questo, abbiamo presentato due mozioni in consiglio comunale, grazie al lavoro dei nostri due consiglieri. Una in sostegno proprio del Ddl Zan e l’altra per impegnare il comune di Ceccano ad aderire alla rete Re.a.dy, la rete degli enti locali che combattono ogni forma di discriminazipne legata al genere e all’identità di genere.

Sui diritti non si scherza e non si fa propaganda. Non è accettabile questo atteggiamento nei confronti di una legge che vuole punire l’istigazione all’odio scaturito da motivi di genere, identità di genere, misoginia e abilismo.

 

 

Coordinamento politico “Il Coraggio di Cambiare”

Redazione L’Inchiesta Quotidiano

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