Chiude il supermercato, clienti in rivolta

Chiude il supermercato, clienti in rivolta


MONTIERI. Dopo due anni di attesa per rivedere riassegnato il posto vacante del reparto macelleria del supermercato del paese, i cittadini di Montieri hanno deciso di mettere nero su bianco il disagio che stanno vivendo da altrettanto tempo.

Merita ricordare che il piccolo negozio Coop del paese è l’unico nel raggio di diversi chilometri; esso quindi serve, oltre alle attività locali, anche tutte le frazioni del comune come Gerfalco, Boccheggiano e Travale e non solo. Il territorio infatti si trova al confine con la provincia di Siena, anch’esso esteso e disseminato da agriturismi, fattorie e aziende agricole il cui punto di riferimento per le spese alimentari è proprio il supermercato di Montieri.

Non da meno gli sforzi degli amministratori locali che da anni stanno facendo di tutto per evitare lo spopolamento dei propri piccoli comuni condividendo i concetti espressi da tanta parte della politica: il rischio ora è che le dichiarazioni non vadano di pari passo con i fatti reali.

Raccolta di firme per scongiurare la chiusura

Nei mesi scorsi era già partita una raccolta firme, anche perché l’azienda contattata più volte al riguardo, pare abbia deciso di non fornire né soluzioni né spiegazioni cosa che ha fatto decidere gli abitanti del comune delle Colline Metallifere di amplificare le loro ragioni. «Riteniamo che il reparto di macelleria costituisca un servizio basilare, ma anche una componente essenziale, per la tutela e la sostenibilità dell’intero centro commerciale; per questo deve riprendere la sua normale attività all’interno quanto prima. I piccoli negozi, come quello di Montieri, sono la spina dorsale, sono quelli che hanno fatto nascere la Cooperativa che conosciamo oggi; non è giusto dimenticarne la storia o peggio piegarla alla logica della massimizzazione dei profitti », spiegano senza mezzi termini.

«Oltretutto la Coop ha, tra i suoi principi fondativi, quei valori che la differenziano da qualsiasi altra catena commerciale: la solidarietà, essere e permanere nei territori per dare sevizi e pertanto non ci si dovrebbe dimenticare da dove si parte, le proprie radici. Al contrario dopo due anni nessuno ancora si è degnato di farci sapere quali sono le vere intenzioni dell’azienda sul negozio del paese. Eppure, come soci e cittadini, abbiamo sempre dimostrato attaccamento, fedeltà nonché disponibilità per cui ora vorremo essere ripagati con la stessa moneta».

Il silenzio dell’azienda ci preoccupa ma faremo di tutto per evitare la chiusura

«Visto che questo però non si è verificato, chiediamo e pretendiamo risposte e tempistiche certe in assenza delle quali sarà organizzata una grande mobilitazione e forme di protesta fortissime tese ad informare “urbi et orbi” sull’agire dei vertici dell’azienda. Infine nei prossimi giorni chiederemo la convocazione di un’assemblea dei soci alla presenza dei vertici aziendali per avere risposte chiare e tempistiche definite senza le quali scatterà una mobilitazione permanente».

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    Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l’accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l’essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità.
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www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2024-12-14 19:14:18 da Chiara Pierini


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