È da un anno che i sindaci del comprensorio chiedono alla direzione generale personale medico ed infermieristico per l’ospedale Parodi Delfino di Colleferro.
Sabato mattina i sindaci di tredici comuni sono scesi in piazza davanti al pronto soccorso con i sindacati, le associazioni e i cittadini per ribadire la necessità di rafforzare il personale del pronto soccorso e dell’ospedale. I sindaci hanno manifestato per far sentire tutto il loro dissenso di fronte alle scelte prese dalla dirigenza sanitaria. Nonostante l’ospedale di Colleferro sia un punto di riferimento per l’intera Valle del Sacco e l’area sud della provincia di Roma, insiste sulla riduzione di diversi reparti, dopo la chiusura completa di quello di neonatologia.
Queste le parole del sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna:” La dignità di chi sta male non può essere messa in discussione e le promesse fatte al territorio vanno mantenute, chi non è in grado di stare al vertice dell’azienda, garantendo questo, si dovrebbe dimettere.”
Per il Comune di Paliano era presente l’assessore Simone Marucci: “La presenza delle istituzioni lancia un segnale importante ed esprime in modo collegiale la necessità di avviare un cambiamento radicale all’interno della struttura sanitaria. È necessario garantire ai cittadini il diritto alla salute sancito dalla Costituzione e avviare un percorso di cambiamento radicale a partire dal pronto soccorso. Deve partire una nuova fase nella quale, con un cospicuo aumento del personale specializzato, l’accesso alla struttura sanitaria andrà a soddisfare pienamente le esigenze e la fiducia dei cittadini, ai quali, con questa politica di gestione, viene negato un diritto fondamentale”.
Il sindaco di Paliano, Domenico Alfieri ha commentato: “Con questa protesta emerge chiaramente la volontà di far trasparire chiari segnali d’interessamento nei confronti di una situazione latente e probabilmente sottovalutata dai vertici ASL. È indispensabile offrire ai cittadini dei servizi efficienti. Saremo quindi lieti di poter riscontrare la disponibilità dell’Azienda ospedaliera, affinché possa esserci un chiaro e costruttivo motivo di raffronto con le realtà locali”.
Anna Ammanniti