“Comuni smarrimenti” di Nanni Cagnone

di LORENA PARIS-

VITERBO – Desidero segnalare con piacere, alle lettrici e ai lettori di Tusciatimes, “Comuni smarrimenti”, romanzo di Nanni Cagnone, uscito da poco, a cura de “La Finestra Editrice”. In effetti si tratta di un testo già pubblicato nel 1990, ma edito nuovamente nella sua versione definitiva.
Scrive, tra l’altro, l’editore che la pubblicazione è una superstite sinfonia inadatta all’epoca del “Rap”. Sul sito “la-finestra. com” tutte le notizie.
Anticipo che in uno dei prossimi appuntamenti di questa rubrica, avrò il piacere di continuare a scrivere ancora di “Comuni smarrimenti”.
Nanni Cagnone è artista, musicista, giornalista, poeta, scrittore, traduttore, saggista che ho già presentato sulle pagine di #dimartedìpoesiaparoleevoce e a cui volentieri rimando. È, come noto, un grande Poeta e nome di eccellenza nel panorama letterario italiano e internazionale, nonché uno dei miei autori preferiti.
Propongo qui, il link di un pregiato video dove egli stesso legge alcuni versi tratti dal suo libro
“Penombra della lingua”, titolo suggestivo, denso di significato e che sintetizza il suo amore per la lingua, per il linguaggio poetico e ciò che ne scaturisce.

“Penombra della lingua” Nanni Cagnone

Ritengo che la passione per la poesia si nutra soprattutto della lettura di bei versi e Nanni Cagnone con le sue “costruzioni e parole” ne scrive di meravigliosi. Eleganti, sapienti, suggestivi, puntuali ci aiutano a percorrere il sentiero del buon sentire, della conoscenza e della riconoscenza poetica. La poesia di Cagnone si riconosce, sempre. Unica e senza tempo, perfetta nel suo stile inconfondibile.

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