Superate le 400.000 dosi somministrate in provincia di Frosinone. A dimostrazione dell’imponenza della campagna vaccinale. Inoltre, per la ventesima volta consecutiva non si registrano vittime per Covid in Ciociaria. E negli ultimi trentacinque giorni c’è stato un solo decesso. Rimangono 2 i casi di variante Delta, in attesa dei risultati degli ulteriori sequenziamenti dei tamponi positivi inviati presso le strutture specializzate di Roma.

L’andamento
Ieri 2 contagi (1 a Frosinone, 1 a Sant’Ambrogio sul Garigliano), su un totale di 448 tamponi effettuati. Il che vuol dire un tasso di positività dello 0,44%. Siamo nella settantaduesima settimana dall’inizio della pandemia in provincia di Frosinone: 2 casi il dodici luglio e 2 il tredici. Un totale di 4, una media giornaliera di 2. Nella settantunesima settimana era andata così: 0 casi il cinque luglio, 3 il sei, 1 il sette, 5 l’otto, 2 il nove, 4 il dieci, 3 l’undici. Un totale di 18, per una media quotidiana di 2,5. Le medie giornaliere delle ultime settimane: 125,85 nella cinquantasettesima, 96,42 nella cinquantottesima, 74,85 nella cinquantanovesima, 74,28 nella sessantesima, 58,71 nella sessantunesima, 56,42 nella sessantaduesima, 41,14 nella sessantatreesima, 26 nella sessantaquattresima. E 16,28 nella sessantacinquesima, 8 nella sessantaseiesima, 9,71 nella sessantasettesima, 6,28 nella sessantottesima, 3,7 la sessantanovesima, 2,85 la settantentesima, 2,5 nella settantunesima. Poi ci sono le medie mensili dei contagi, altrettanto significative: 13,8 casi al giorno a marzo 2020, 7,63 ad aprile, 0,83 a maggio, 0,46 a giugno, 0,35 a luglio, 5,16 ad agosto, 7,43 a settembre, 113,8 a ottobre, quando i nuovi casi sono stati 3.528. Poi il boom a novembre, con 6.588 contagiati. Per una media di 219,66 ogni ventiquattro ore.

A dicembre 3.468 contagi, per una media giornaliera di 111,87. A gennaio i contagi in totale sono stati 3.144, per una media di 101,42. A febbraio 3.526 nuovi casi, per una media giornaliera di 125,92. A marzo 2021 i contagi sono stati 6.063, per una media quotidiana di 195,58. Ad aprile 2.612 casi. Per una media di 87,06. Per quanto riguarda il mese di maggio, 1.056 nuovi casi. Per una media di 34,06 ogni ventiquattro ore. A giugno 189 casi. Per una media di 6,3 ogni ventiquattro ore. A luglio 36 casi in tredici giorni. Per una media di 2,7 ogni ventiquattro ore. Quindi c’è la curva dei decessi. Questo l’andamento completo: 25 morti per Covid a marzo 2020, 23 ad aprile, 2 a maggio, 8 a giugno, poi 0 sia a luglio che ad agosto, 1 a settembre, 9 ad ottobre. Quindi l’impennata: 100 a novembre, 98 a dicembre, 73 a gennaio 2021, 73 a febbraio, 100 a marzo, 103 ad aprile. Poi la discesa: 34 a maggio e 5 a giugno. Nel mese di luglio finora non si sono registrati decessi. Va pure sottolineato come da ormai due mesi e mezzo non si va in tripla cifra sul fronte dei nuovi contagi quotidiani.

La profilassi
In Ciociaria dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate 400.083 dosi. Mentre le persone che hanno completato il ciclo sono 168.314. Va sempre tenuto presente che la popolazione target è di 410.000 persone. Vuol dire che il 41,05% dei ciociari ha terminato il percorso vaccinale. Sulla carta il 97% ha ricevuto almeno una dose, ma il numero totale, 400.083, va interpretato. Nel senso che a quella cifra va sottratta la percentuale di chi ha effettuato due dosi. Per quel che riguarda il Lazio, l’assessore alla sanità Alessio D’Amato nota: «Superato il 70% degli adulti con prima dose e oltre il 50% con copertura totale». La Regione Lazio sta spingendo molto, anche con il Governo perché vengano effettuate scelte come quelle dell’esecutivo francese sul pass per treni, ristoranti, cinema e musei.

D’Amato aveva rilevato nei giorni scorsi: «Dobbiamo renderci conto che occorre il green pass per ogni tipo di evento. I contagi sono destinati ad aumentare perché la variante Delta è molto più veloce nella trasmissione. Nel Lazio la proporzione è la seguente: oggi quasi un caso su due è da variante Delta. A fine maggio parlavamo del 3%. Un altro dato significativo è che i due terzi dei nuovi positivi ha meno di trenta anni. E il 45% è variante Delta. Infine, chi non si è vaccinato oppure non ha completato il percorso ha maggiori rischi di poter contrarre il Covid. Mentre chi ha concluso il ciclo di profilassi ha quasi la certezza che se anche dovesse contrarre l’infezione non avrebbe criticità particolari. Perciò è fondamentale vaccinarsi». Aggiungendo anche: «Il Governo deve omologarsi alle indicazioni europee, concederlo solo con doppia dose e dire a tutti che si parte solo così. E il pass dovrà servire in autunno per tutte le iniziative, se non vogliamo tornare indietro».

Il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato un appello ai cittadini a vaccinarsi e ha annunciato l’estensione dell’obbligo del green pass anche per entrare in ristoranti, cinema e mezzi di trasporto. Il commissario straordinario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo ha detto al Tg2: «Concordo con Macron sul fatto che la vaccinazione è una delle chiavi per il ritorno alla normalità. Per convincere gli ultimi irriducibili ad utilizzare il green pass per questo tipo di eventi potrebbe essere una buona soluzione. Potrebbe essere anche una spinta per la vaccinazione. Poi per chi non l’avrà c’è anche il tampone, bisogna comunque rispettare la Costituzione». Ad ogni modo le forze politiche italiane si stanno dividendo sull’ipotesi di green pass alla francese.

Gli altri numeri
L’incidenza di nuovi casi settimanali ogni 100.000 abitanti è di 3,98. Un valore che si mantiene basso da tempo. Ricordiamo che superare la soglia dei 250 comportava automaticamente il passaggio in zona rossa. Dal 27 febbraio al 5 marzo i casi erano stati 1.493, con un’incidenza di 312,997 ogni 100.000 abitanti, dal 6 al 12 marzo erano saliti a 1.738 e 364,360. Dal 13 al 19 marzo sono stati 1.500, con un’incidenza di 314,465. Nella settimana del picco (2-8 novembre) l’incidenza era stata di 428,511. Nella settimana compresa tra il 19 e il 25 marzo sono stati rilevati dalla Asl di Frosinone 1.139 nuovi contagi. Un’incidenza settimanale di 238,78 casi ogni 100.000 abitanti. Presso la rete ospedaliera della provincia di Frosinone sono ricoverati 5 pazienti Covid. Mentre le terapie intensive sono libere ormai da settimane. I guariti sono arrivati a quota 30.377. Su 32.375 persone che hanno contratto il virus. Vuol dire che oltre il 93% ha superato la malattia. Continua a diminuire pure il numero delle persone positive in sorveglianza domiciliare: 20. Pure questo è un parametro importante che definisce il miglioramento della situazione.

Il bollettino
Sono stati 1.534 i casi positivi ieri in Italia (888 lunedì). Le vittime invece 20: il giorno prima erano state 13. Con 192.543 tamponi molecolari e antigenici effettuati. Lunedì erano stati 73.571. Il tasso di positività è dello 0,8%, in calo rispetto all’1,21% del giorno prima. Nel Lazio i casi positivi sono stati 166 (-6). In totale effettuati 26.000 test (9.000 tamponi molecolari e quasi 17.000 antigenici). Si sono registrati anche 3 decessi. Il rapporto tra positivi e tamponi molecolari è all’1,8%, ma se si considerano pure gli antigenici la percentuale scende allo 0,6%. In questo momento nel Lazio i ricoverati sono 129. In terapia intensiva 25 pazienti Covid.





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