Sarebbe davvero curioso se, come raccontano le indiscrezioni, la nuova maglia della Fiorentina richiamasse quella degli anni ‘80. Di Passarella, Bertoni, Socrates certo. Ma soprattutto quella di Giancarlo Antognoni. Sarebbe curioso se proprio mentre la Bandiera viola se ne va sbattendo la porta, la societ di Commisso scegliesse di andare a caccia delle proprie radici. Curioso, inspiegabile con gli occhi del sentimento, molto meno con quelli del mercato. Gi, perch il giglio con la F, tanto contestato all’epoca, appare oggi pi contemporaneo, come lo la scelta di molti club (Juventus, Inter, Roma ad esempio) di proporre nuovi-vecchi brand. Il passato come risorsa per il futuro, se il concetto pu valere (e bene) nel marketing, pi difficile quando si ha a che fare con le persone. Non bandiere immobili, ma ponti con le realt in cui, acquistando un club, le nuove propriet (sempre pi spesso straniere) sarebbero tenute a confrontarsi. Ma nella logica del business, di ponti sempre meglio averne pochi. Per poter tirare dritto, senza sentimentalismi o consigli che non portano solo al profitto immediato.


L’apporto di Giancarlo Antognoni alla Fiorentina non poteva essere monetizzato (a parte qualche cena come premio vinto ai punti). Perch l’esperienza non ha un prezzo e perch la capacit di vivere le logiche di uno spogliatoio non si comprano. Eppure, come dimostra l’Italia di Mancini, sono quelle risorse che fanno la differenza fra una storia sportiva di successo e una anonima. L’era Commisso era iniziata con un bagno di folla, continuata con la ricerca del consenso e poi col tentativo di creare un rapporto diretto con i tifosi bypassando tutto e tutti. Una specie di fortino, dentro o fuori, con me o contro di me. Tanti ex viola nell’ultimo anno hanno deciso di andarsene o sono stati accompagnati alla porta come Dainelli, Buso, Donadel per non parlare di Cesare Prandelli o Borja Valero. Il giorno della presentazione di Italiano Daniele Prad ha per la prima volta ammesso una mancanza di identit. Siamo d’accordo con lui, e pi volte lo abbiamo evidenziato. Ora pi che mai quella la strada. Da percorrere per senza la propria bandiera. Non un controsenso?

18 luglio 2021 | 09:54

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