Firenze, San Casciano riapre il giardino di Calamandrei

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Viali con tralci fioriti, grotte e cunicoli pieni di statue in terracotta e marmo, fontane, e un bosco naturale abitato da cipressi, lecci, querce, sughero, ginepri e maestosi salici piangenti. Era cos che il parco delle meraviglie nella Villa di Faltignano, oggi rinata come azienda agricola Pia Percussina, nel comune di San Casciano in Val di Pesa, appariva agli occhi di un bambino intento a esplorare il mondo a caccia di emozioni. Quel ragazzino che nella propriet di famiglia, teatro di scorribande e invenzioni immaginifiche, si divertiva a fantasticare e costruire storie, era Piero Calamandrei, celebre politico, avvocato, accademico antifascista che ha partecipato alla fondazione della Repubblica e all’Assemblea costituente. lui stesso, in uno dei suoi scritti, Inventario della casa di campagna (pubblicato nel 1941) a narrare e ripercorrere i momenti di gioia avventurosa che ebbe modo di vivere nella citt-giardino, come amava definirla, che sorgeva nella propriet del nonno materno, l’avvocato Giacomo Pimpinelli. Il cancello chiuso, oltre il quale si scorgono castelli con merlature, scalette a chiocciola, torri e ponti levatoi, riapre al pubblico da questo fine settimana grazie alla collaborazione tra il Comune e la famiglia che gestisce l’azienda agricola Pia Percussina. Un’altra storia, un altro sogno, un’altra famiglia quella di Joe Mastrangelo e Marta Santoro, che sul terreno del nonno di Piero Calamandrei hanno messo radici con i loro figli per far rivivere il parco e quel luogo storico carico di tradizione, arte, cultura e bellezza. Per visitare la gigantesca area verde baster contattare l’azienda agricola che organizzer tour guidati anche nei giorni feriali e non solo nel week end.


Nel corso delle aperture straordinarie — spiega l’assessore alla cultura Maura Masini — cittadini e visitatori avranno l’opportunit inedita di conoscere e scoprire questo luogo straordinario che ci riporta a uno dei nostri Padri Costituenti. Calamandrei era affascinato dal giardino che nascondeva luoghi misteriosi che conducevano al lago dove da ragazzo faceva delle “scappate di frodo” con la complicit dei coetanei. Il Lago adesso non c’ pi. Al suo posto, tra i viottoli e i viali alberati ci sono opere, manufatti e arnesi della tradizione contadina di Emilio Nesi, artigiano sancascianese.

8 luglio 2021 | 07:30

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