Nell’immediata periferia del paese, in diverse contrade, da qualche settimana la frequenza dei furti nelle abitazioni preoccupa non poco i cittadini che avvertono un comprensibile stato di agitazione.

Alcuni immobili “visitati” dai malviventi si  trovano alato della provinciale per Arpino e questo lascia immaginare la sfrontatezza dei ladri che, incuranti del pericolo, agiscono non solo ai danni di case al momento vuote, ma addirittura alla presenza dei proprietari. L’ultima irruzione, in ordine di tempo, è avvenuta l’altra notte.

Presa di mira l’abitazione di un assessore comunale in via Cafenna. Questa volta i ladri hanno trovato difficoltà nel forzare la serratura e, quindi, si sono dileguati nella circostante campagna. I cittadini, come sempre, si affidano alle forze dell’ordine per un efficiente controllo del territorio, proprio nelle zone di via San Paolo, Braccio d’Arpino e Casella, dove regna una giustificata apprensione.

Sarebbe opportuno anche un interessamento delle autorità locali per evidenziare il problema agli organi superiori. Intanto, per i ripetuti atti delinquenziali i residenti si sono riuniti, divisi in gruppi di volontari, per garantire la sorveglianza e un minimo di sicurezza, anche con l’assistenza dei carabinieri. In ogni caso, oltre la pressante richiesta di intensificare i controlli, si analizzano adesso alcuni elementi di prova in mano agli inquirenti.

Si confida poi nella “lettura” di alcune telecamere i cui filmati sono al vaglio delle forze dell’ordine. Secondo voci ricorrenti, si tratterebbe di ladruncoli che, anche se a volte si appropriano di bottini di scarsa importanza, lasciano comunque un senso di inquietudine. Ultimamente anche in territorio di Arce, nelle contrade di Campostefano e Sant’Eleuterio, si sono verificati furti nelle case. Si tratta forse della stessa banda?





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