Frullatori professionali: come scegliere il modello giusto per un bar o ristorante


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La maggior parte dei bar e ristoranti oggi dispongono di uno o più frullatori professionali. Si tratta infatti di macchine essenziali per certe ricette, come gli smoothie, e utilissime per semplificare e alleggerire molte altre preparazioni. Di seguito vediamo brevemente i criteri fondamentali per scegliere il modello adatto al proprio esercizio e sfatiamo due miti comuni.

Perché è necessario acquistare un modello professionale

Per l’uso in un ambiente professionale è necessario acquistare macchine che dispongano della relativa certificazione, cosa che tende a escludere a priori i modelli domestici. Tuttavia nel caso dei frullatori si aggiungono considerazioni relative alla potenza e alle funzionalità.

Specialmente nel caso si intenda farne un uso intensivo, il frullatore deve avere un motore performante, che gli permetta di sostenere un impiego frequente e prolungato. Inoltre i modelli professionali tendono ad avere funzioni e accorgimenti che riducono la fatica dell’operatore o semplificano la preparazione, ad esempio tramite l’uso di ricette programmabili.

Tutte le caratteristiche di un buon frullatore professionale

I frullatori professionali di alta qualità si distinguono per i materiali impiegati, le funzioni disponibili e le performance dei motori. Possiamo riassumere così le caratteristiche fondamentali che li accomunano:

  • potenza uguale o superiore ai 500 Watt
  • asta in acciaio inox
  • bicchiere (se fornito) in acciaio inox oppure in Tritan
  • funzioni di controllo della velocità
  • ricette programmabili
  • elementi smontabili per una pulizia più semplice

Il controllo della velocità permette di garantire una lavorazione uniforme e un risultato ripetibile, indipendentemente dalle variazioni che possono avvenire nell’alimento durante la preparazione.

L’acciaio inox è ideale per facilitare la pulizia e manutenzione, mentre la plastica Tritan è l’alternativa ideale per chi vuole vedere il contenuto del bicchiere durante la lavorazione. E qui arriviamo al primo mito da sfatare: la plastica gode di una cattiva fama, ma il Tritan è un materiale BPA-free, che non cede sostanze nocive e assicura quindi una perfetta sicurezza per il consumatore.

Le differenze fra frullatori a immersione e blender

I frullatori a immersione sono l’equivalente professionale dei minipimer prodotti per uso domestico. Sono particolarmente amati nei ristoranti, perché possono essere spostati liberamente e usati direttamente all’interno dei contenitori impiegati per la cottura o preparazione. Con un frullatore a immersione si possono ottenere passate e vellutate, rendere cremose pietanze già cotte oppure preparare fondute e farce. In pasticceria, gelaterie e cioccolateria lo si usa spesso per emulsionare glasse e creme.

I cosiddetti frullatori per bar o blender, a differenza di quelli a immersione, sono dotati di un bicchiere all’interno del quale viene lavorato l’alimento. Di conseguenza non è possibile spostarli con la stessa facilità. In compenso permettono di ottenere risultati particolarmente fini e prevedono un’opzione con bicchiere quadrato, per incorporare il ghiaccio.

Le diverse esigenze di bar e ristoranti: guida alla scelta

Se è vero che i frullatori con bicchiere vengono comunemente chiamati frullatori da bar e che quelli a immersione sono preferiti nella ristorazione, l’idea che i blender siano adatti solo ai bar è un preconcetto sbagliato: non è affatto detto che un ristorante non possa beneficiare del loro uso. La scelta del modello deriva sempre dall’impiego che si intende farne.

  • La dimensione del bicchiere e la potenza del motore dipenderanno dalla mole di lavoro. Se un modello piccolo è adatto a un impiego sporadico, per lavorare grossi quantitativi saranno necessarie macchine più performanti e bicchieri dalle dimensioni maggiori. Non soltanto queste semplificano la preparazione, ma permettono al motore di funzionare al meglio senza surriscaldarsi.
  • Per lavorare il ghiaccio, come già accennato, sono necessari bicchieri quadrati.
  • I modelli a immersione sono utili e in alcuni casi necessari, se si intende lavorare anche porzioni molto piccole o particolarmente grandi, che sarebbero difficili da gestire con un modello a bicchiere.
  • I frullatori a bicchiere permettono di ottenere risultati più fini, motivo per cui possono essere un buon acquisto anche per alcuni ristoranti, eventualmente in aggiunta a un modello a immersione.
  • Alcuni frullatori professionali a immersione dispongono di una modalità di blocco, che permette di proseguire la lavorazione senza tenere premuto il pulsante, in modo da alleggerire il lavoro dell’utente.

 

Questi sono solo alcuni dei criteri principali, ai quali possono aggiungersi altre considerazioni a seconda del contesto. I produttori specializzati offrono un’ampia scelta di frullatori professionali, tarata sulle esigenze dei clienti, in modo da venire incontro a tutti i bisogni e alle relative modalità d’uso.

 

 

C.S.





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