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“Furore nelle Tue Mani” non partecipa al consiglio comunale: vuole la diretta streaming.
Da quando è stato eletto, il gruppo “Furore nelle Tue Mani” ha chiesto e richiesto la diretta streaming dei Consigli comunali, doverosa anche come misura di contrasto al COVID-19.
Ad oggi, 1 luglio 2021 il Sindaco Milo non le consente per imperscrutabili motivi.
O meglio, il motivo che adduce sistematicamente è l’assenza di un apposito regolamento.
Come più volte obiettato, si tratta di una motivazione assolutamente pretestuosa. Si ribadisce, per l’ennesima volta, che nessuna norma vieta al Sindaco, nella veste di Presidente del Consiglio Comunale, di autorizzare la trasmissione in streaming della seduta consiliare. Lo dimostra quanto fatto dallo stesso Sindaco Milo quando era in isolamento lo scorso 31 dicembre 2020.
La diretta streaming delle sedute è tanto più urgente dopo il Consiglio Comunale del 12 febbraio u.s., nel corso del quale il Consigliere Fina ha tenuto un comportamento ed ha usato un linguaggio, che, non soltanto esulano completamente dalla mera critica/opinione politica, ma non si confanno all’Istituzione che rappresentiamo.
Pertanto, la diretta in streaming, oltre a consentire un maggiore coinvolgimento dei Furoresi alla vita politica, ampliando le modalità di partecipazione al sommo appuntamento democratico, assicura la puntuale ed integrale documentazione della seduta. Costituisce, detto altrimenti, una piena ed assoluta garanzia di veridicità e trasparenza.
Per tali motivi, il gruppo Furore nelle tue Mani HA DECISO di non partecipare al Consiglio Comunale convocato per il 1.7.2021, dopo che la prima seduta è andata misteriosamente deserta, e NON ACCETTA PIU’ SCUSE.
Registriamo, comunque, che, ancora una volta si convoca il Consiglio Comunale per un solo argomento, (il Rendiconto di gestione 2020), già da un pezzo trattato da Comuni molto più grandi del nostro.
Ancora una volta, a differenza di quanto fanno altri Sindaci, Milo interpella il massimo organo comunale soltanto per gli adempimenti di legge.
Della serie, non si fa più del “minino indispensabile”.
Chiarito ciò, fra le altre cose, teniamo a suscitare una risposta a queste domande:
1) Per quale motivo una parte della spiaggia del Fiordo di Furore è stata posta sotto sequestro e che cosa c’entrano le barche presenti?
2)Perché l’Amministrazione Milo glissa sull’argomento e non spiega come intenda venire a capo di questa paradossale situazione?
3) Perché i locali di proprietà del Comune di Furore restano, anche per quest’anno, inutilizzati e non gestiti?
Arrivederci al prossimo Consiglio Comunale, con la speranza (da non perdere mai!) che abbia un ordine del giorno più ricco e articolato, che venga trasmesso in streaming e che le nostre domande ottengano rassicuranti risposte.

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