Organizzato da prefettura e università per ricordare la figura dell’intellettuale e politico siciliano Napoleone Colajanni
Si è svolto oggi, presso l’Università degli Studi di Siena, un convegno dal titolo “Legalità ed Etica: la figura di Napoleone Colajanni”, organizzato dalla prefettura e dall’Ateneo senese nell’ambito delle attività formative della “Giornata della trasparenza”:
La giornata si è aperta con i saluti istituzionali del Rettore Roberto Di Pietra, che ha sottolineato come la collaborazione con la prefettura sui temi della legalità abbia condotto negli ultimi anni all’organizzazione di eventi di spessore culturale incentrati sui valori della legalità nell’agire amministrativo.
Il prefetto, Matilde Pirrera, dopo aver introdotto i lavori del convegno, ha evidenziato «quanto pregiata e attuale sia la figura di un intellettuale e politico come Napoleone Colajanni che ha dedicato la propria vita al servizio dei più deboli, spendendosi sempre per i valori della legalità: un figlio della Sicilia di cui oggi ogni italiano può esser fiero».
All’iniziativa hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni e studenti universitari. Tra i relatori: Gerardo Nicolosi, docente dell’Università degli Studi di Siena, che ha tratteggiato i caratteri salienti dell’azione politica ed intellettuale dell’eclettico medico ennese; Paolo Garofalo, Presidente del “Centro studi Med. Mez.” – centro studi per le ricerche e la documentazione sul Mediterraneo e il mezzogiorno – che ha sviluppato il suo intervento soffermandosi sulle battaglie di Napoleone Colajanni a favore dell’uguaglianza e contro le ideologie discriminatorie portate avanti, all’epoca, anche nel settore giuridico; Antonino Colajanni, docente dell’Università “La Sapienza” di Roma, che si è concentrato sul tema della questione meridionale e della lotta alla mafia, di cui il politico ennese, fu un vero e proprio precursore.
Chi è Napoleone Colajanni
Nato a Castrogiovanni (oggi Enna) il 27 aprile 1847 e morto il 2 settembre 1921, fu convinto sostenitore dell’Unità d’Italia, raggiunse Garibaldi sull’Aspromonte e partecipò alla campagna del Trentino con i Carabinieri genovesi.
Laureatosi nel 1871 in medicina, a Napoli, si recò in America del Sud dove esercitò la professione di medico; gli studi di medicina gli tornarono utili per le inchieste sui “carusi”, i bambini che lavoravano nelle miniere di zolfo in Sicilia. Nel 1890 fu eletto deputato repubblicano nel collegio di Caltanissetta, del quale faceva parte la città di Castrogiovanni. Da allora sedette alla Camera come rappresentante del repubblicanesimo socialista.
Partecipò con attività ai lavori parlamentari e fu il relatore ufficiale dell’opposizione contro Giolitti nella questione dello scandalo della Banca Romana, determinando le dimissioni del Primo Ministro.
Fu professore di statistica all’Università di Palermo e poi a quella di Napoli.
Come sociologo fu anticipatore della criminologia sociale, in opposizione alla visione lombrosiana che Colajanni relegava a base pseudoscientifica adatta solo a generare pregiudizi e razzismo.
inventore e direttore della Rivista popolare, mantenne rapporti con intellettuali e politici anche fuori dall’Italia.
www.interno.gov.it è stato pubblicato il da
0 Comments