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Al via la raccolta delle firme per i referendum sulla giustizia targati Lega-Radicali, insieme a Forza Italia e Udc.
Gli obiettivi sono processi veloci, certezza della pena, stop alle correnti, giustizia giusta e equo processo per tutti, spiegano i promotori del comitato bergamasco.
Nel merito, i sei quesiti che vogliono portare in cabina elettorale sono sul tema della riforma del Csm, responsabilità diretta dei magistrati, equa valutazione dei magistrati, separazione delle carriere, limiti agli abusi della custodia cautelare e abolizione del decreto Severino per tutelare sindaci e amministratori. Temi spiegati nel dettaglio nell’intervento del vicepresidente leghista del Senato, Roberto Calderoli (disponibile qui sotto).
In Bergamasca, “tra giovedì e venerdì sono state raccolte all’incirca 450 firme” nei 9 gazebo presenti, fa sapere il commissario provinciale del Carroccio, Cristian Invernizzi. A breve ne entreranno in funzione un altro centinaio, sparsi in tutta la provincia con l’ausilio di circa 500 volontari. Da luglio fino a fine settembre.
Emiliano Silvestri, del Consiglio generale del Partito Radicale, definisce la campagna un’occasione di “riscatto civile, una primavera di giustizia” dopo i recenti “scandali della magistratura – sottolinea Nicola Orto per l’Udc -. È il momento di ridare la parola ai cittadini”. “Il Governo sta procedendo con la riforma del processo penale e civile, ma la democrazia diretta è sempre un qualcosa in più – ha concluso Alessandra Gallone, al timone di Forza Italia Bergamo -. È una sfida che può aiutare i cittadini a ritrovare fiducia nel sistema giudiziario”.
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