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Non solo Grillo, Conte, Draghi e cig. Fatti, nomi, numeri, curiosità e polemiche. Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Start
GLI ULTIMI GRILLI DI GRILLO
Praticamente Grillo oggi ha detto che il due volte presidente del Consiglio, avvocato e professor Giuseppe Conte, è una pippa.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 29, 2021
Il narciso storico, Grillo, ha trattato con disprezzo il narciso sfidante, Conte, e gli ha dato dell’incapace. Lo ha colpito nella vanità e nell’orgoglio. L’ex premier ha infatti costruito profilo e popolarità sull’idea di essere stato un premier straordinario. (Folli, Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 30, 2021
I PROSSIMI PASSI DI CONTE
“«Beppe ha fatto la sua scelta, essere il padre padrone della sua creatura». Questa la conclusione amara dell’ex premier Giuseppe Conte”. (Corriere della sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 30, 2021
“Davanti a Conte, adesso, sembra esserci solo una strada: un nuovo partito da creare sulla base della carta dei valori e dello statuto che ha scritto. Invitando pezzi di Movimento a lasciare il «padre padrone». E seguire lui”. (Cuzzocrea, Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 30, 2021
I 2 FRONTI NEI GRUPPI PENTASTELLATI
Sotto al post di Grillo ci sono oltre 6mila commenti. E molti chiedono a lui di farsi da parte. È l’eco di quel che accade nei gruppi parlamentari, tra chi è al secondo mandato, perché la truppa del primo vede nel disastro un’opportunità: essere ricandidati. (Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 30, 2021
CHE COSA SUCCEDE ORA NEL PD?
“Ora spetta anche al Partito Democratico ripensare una strategia che aveva in Conte l’alfa e l’omega di un’alleanza ormai sbrecciata”. (Stefano Folli, Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 30, 2021
LA CASA DI BRUNETTA
“Oggi io la mia casa ce l’ho: è il Ppe, il partito popolare europeo. E quando penso a questo rivedo la mia storia, le aspirazioni della mia vita, le battaglie della mia giovinezza di liberalsocialista”. (Renato Brunetta)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 30, 2021
EFFETTO ORO PER LE BANCHE
Sull’oro, terremoto Basilea 3: per le banche salgono i costi. Il metallo non allocato, usato per impieghi finanziari, diventa asset ad alto rischio. Allarme Lbma (London Bullion Market Association): rivedere le regole o finirà in difficoltà tutta la filiera aurifera. (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 30, 2021
DRAGHI COCCOLA I SINDACATI CON LA CIG
Per le imprese manifatturiere che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali, viene “azzerato il contatore”, e potranno contare su un massimo di altre 13 settimane di cassa. Queste nuove settimane di sussidio sono gratis; quindi di fatto chi le utilizza non può licenziare. (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) June 30, 2021
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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL SOLE 24 ORE SU CIG E LICENZIAMENTI:
Per le imprese del settore manifatturiero che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali, viene “azzerato il contatore”, e potranno contare su un massimo di altre 13 settimane di cassa fruibili fino a dicembre. Queste nuove settimane di sussidio sono gratis; e quindi, di fatto, chi le utilizza non può licenziare. Alle parti sociali il governo ha chiesto poi una dichiarazione congiunta, che è arrivata nella tarda serata di ieri, in cui si impegnano «a raccomandare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali che la legislazione vigente ed il decreto legge in approvazione prevedono in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro»; e chiedono di accelerare, «sulla base di principi condivisi», la «conclusione della riforma degli ammortizzatori sociali, l’avvio delle politiche attive e dei processi di formazione permanente e continua».
Resta invece confermata la maggior “attenzione” per il settore tessile-abbigliamento-pelletteria: essendo comparti ancora in crisi, vengono accordate altre 17 settimane di cig gratuita (non sono dovuti i contributi addizionali) da fruire dal 1° luglio al 31 ottobre. Queste aziende entrano così nella normativa prevista per le piccole imprese e per quelle del terziario (che rientrano nel campo d’azione di cig in deroga e Fis): ciò significa che fino al 31 ottobre, anche loro, manterranno un divieto generalizzato di licenziamento per motivi economici (tranne le eccezioni, già previste dalle regole vigenti: cessazione definitiva dell’attività, accordo collettivo aziendale di incentivo all’esodo, fallimento).
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