L’intervista con il sindaco di Caserta, Carlo Marino, affronta temi chiave legati alla politica comunale e, in particolare, alla gestione delle scuole e alle recenti polemiche. Marino, in una fase critica dell’anno amministrativo post-pausa estiva, discute le sfide legate alla riapertura delle scuole e alla manutenzione degli edifici scolastici. Viene sottolineato l’impegno dell’amministrazione nel garantire la sicurezza e la modernizzazione delle strutture, come nel caso dell’abbattimento e ricostruzione della scuola ex “Lombardo Radice”.
Il sindaco risponde anche alle critiche ricevute dall’opposizione riguardo al trasferimento degli studenti e alla gestione del cantiere, difendendo le scelte compiute e accusando i suoi avversari politici di agire per “piccolo tornaconto politico” piuttosto che nell’interesse della cittĂ .
Inoltre, Marino si confronta con la questione della Commissione d’Accesso inviata dal Ministero dell’Interno per verificare eventuali infiltrazioni mafiose nell’amministrazione comunale.
Pur non aspettandosi tale misura, afferma di avere fiducia che l’esito sarĂ positivo per Caserta.
In generale, l’intervista offre un quadro delle tensioni e delle sfide politiche che caratterizzano la gestione della cittĂ , con il nostro sindaco che cerca di difendere le sue scelte contro un’opposizione che viene dipinta come ostile e poco costruttiva.
Il tono usato da Marino è deciso e difensivo, mirato a rassicurare noi cittadini sulla bontà delle azioni intraprese dalla sua amministrazione.
E di questo, come cittadini, ne prendiamo atto.
Questo desiderio di uscire indenni dall’analisi che sarà fatta dagli ispettori è molto forte e rappresenta, a mio parere, un punto di ripartenza per questa città , da anni, purtroppo, in grande difficoltà per la perdita di valori, di educazione, di civiltà e di apprezzamento del bene comune. Invito il sindaco a continuare a tenere aperti «i suoi uffici» e concedere accesso a quelli della sua nuova giunta ai cittadini comuni, anche correndo il rischio di ricevere critiche aspre, ma almeno dette viso a viso con franchezza e senza il filtro di un social o di altro mezzo di comunicazione che seppur valido, non potrà mai essere ideale quanto una «chiacchierata» come «quattro amici al bar».
Caserta, 20 agosto 2024 – ore 16:21
Salvatore De Pascale
Da anni i palazzinari di caserta vogliono costituire dove e’ la scuola … loro pensavano di riuscirci con inganno…. Speriamo che il tar dia ragione ai genitori
Sindaco noi da buoni cittadini non siamo contro la riqualificazione ma dissentiamo circa il modo in cui questi progetti vengono attuati,ovvero con approssimazione e senza alcuna trasparenza. Il progetto che ha ad oggetto il plesso della Lombardo Radice, come lei saprĂ benissimo prevede l’abbattimento della struttura che ad oggi ospita asilo e primaria e la ricostruzione di nido e asilo!! Noi genitori abbiamo sempre e solo chiesti quali sarebbero state le sorti della primaria dato che a progetto ultimato la PRIMARIA non avrebbe piĂą avuto una collazione, le risposte sono sempre state confuse e evasive.
🔝
đź‘Źđź‘Źđź‘Źđź‘Źđź‘Źđź‘Źđź‘Ź
L’intervista con il sindaco di Caserta, Carlo Marino, affronta temi chiave legati alla politica comunale e, in particolare, alla gestione delle scuole e alle recenti polemiche. Marino, in una fase critica dell’anno amministrativo post-pausa estiva, discute le sfide legate alla riapertura delle scuole e alla manutenzione degli edifici scolastici. Viene sottolineato l’impegno dell’amministrazione nel garantire la sicurezza e la modernizzazione delle strutture, come nel caso dell’abbattimento e ricostruzione della scuola ex “Lombardo Radice”.
Il sindaco risponde anche alle critiche ricevute dall’opposizione riguardo al trasferimento degli studenti e alla gestione del cantiere, difendendo le scelte compiute e accusando i suoi avversari politici di agire per “piccolo tornaconto politico” piuttosto che nell’interesse della cittĂ .
Inoltre, Marino si confronta con la questione della Commissione d’Accesso inviata dal Ministero dell’Interno per verificare eventuali infiltrazioni mafiose nell’amministrazione comunale.
Pur non aspettandosi tale misura, afferma di avere fiducia che l’esito sarĂ positivo per Caserta.
In generale, l’intervista offre un quadro delle tensioni e delle sfide politiche che caratterizzano la gestione della cittĂ , con il nostro sindaco che cerca di difendere le sue scelte contro un’opposizione che viene dipinta come ostile e poco costruttiva.
Il tono usato da Marino è deciso e difensivo, mirato a rassicurare noi cittadini sulla bontà delle azioni intraprese dalla sua amministrazione.
E di questo, come cittadini, ne prendiamo atto.
Questo desiderio di uscire indenni dall’analisi che sarà fatta dagli ispettori è molto forte e rappresenta, a mio parere, un punto di ripartenza per questa città , da anni, purtroppo, in grande difficoltà per la perdita di valori, di educazione, di civiltà e di apprezzamento del bene comune. Invito il sindaco a continuare a tenere aperti «i suoi uffici» e concedere accesso a quelli della sua nuova giunta ai cittadini comuni, anche correndo il rischio di ricevere critiche aspre, ma almeno dette viso a viso con franchezza e senza il filtro di un social o di altro mezzo di comunicazione che seppur valido, non potrà mai essere ideale quanto una «chiacchierata» come «quattro amici al bar».
Caserta, 20 agosto 2024 – ore 16:21
Salvatore De Pascale
Con tutto il rispetto
Signor sindaco
Si contesta l’abbattimento della scuola elementare,nn i lavori di miglioramento.
Attenzione
Da anni i palazzinari di caserta vogliono costituire dove e’ la scuola … loro pensavano di riuscirci con inganno…. Speriamo che il tar dia ragione ai genitori
Sindaco noi da buoni cittadini non siamo contro la riqualificazione ma dissentiamo circa il modo in cui questi progetti vengono attuati,ovvero con approssimazione e senza alcuna trasparenza. Il progetto che ha ad oggetto il plesso della Lombardo Radice, come lei saprĂ benissimo prevede l’abbattimento della struttura che ad oggi ospita asilo e primaria e la ricostruzione di nido e asilo!! Noi genitori abbiamo sempre e solo chiesti quali sarebbero state le sorti della primaria dato che a progetto ultimato la PRIMARIA non avrebbe piĂą avuto una collazione, le risposte sono sempre state confuse e evasive.