Inaugurato il nuovo magazzino di stagionatura al caseificio di Cortemagg…


«Questo è un punto di partenza e non di arrivo, il frutto di una sfida per superare la quale è occorsa tanta dignità e fermezza, 24 anni di costante crescita costruita con pazienza, superando anche tanti momenti difficili grazie al sostegno dei soci, degli istituti di credito e delle istituzioni che hanno creduto nel nostro progetto, con il direttore Roberto Arata come regista e con lui tutta una squadra unita che ha permesso di realizzare un unicum nel panorama italiano del settore lattiero-caseario».

Così il presidente Marco Lucchini nel suo discorso (sviluppato con accenti commossi come quando ha ricordato la professionalità e la dedizione di Daniela Gandelli, fin dalla costituzione del Consorzio) supportato da innumerevoli ricordi delle difficoltà superate, per l’inaugurazione dell’ampliamento del nuovo magazzino di stagionatura del caseificio di proprietà del Consorzio Agripiacenza latte a Cortemaggiore (una sfida per dare valore aggiunto al latte dei soci) che oggi, con il precedente, sarà in grado di ospitare circa 50.000 forme tra Grana padano Dop e Bianco d’Italia, il formaggio a pasta che si sta infatti affermando anche a livello internazionale, con un costante aumento dell’export sia in Canada, che negli Stati Uniti.

Le sue prerogative organolettiche (è inoltre prodotto con caglio non animale) lo distinguono da numerosi altri formaggi duri presenti sul mercato, sia perché si utilizza esclusivamente latte italiano, ovvero quello dei consorziati in Agri Piacenza latte, sia perché pur conservando le caratteristiche di un prodotto tradizionale, per la sua produzione vengono utilizzate tutte le tecnologie più moderne non solo per ottenere una maggiore garanzia igienico sanitaria per il consumatore, ma anche per ottenere un’assoluta qualità costante nel tempo.

Il magazzino di circa 1.100 mq e 800 per la zona di imballaggio, carico e scarico delle forme, è totalmente automatizzato e consente una tracciabilità totale di tutto il formaggio in esso contenuto, con una temperatura controllata (e velocità dell’aria immessa) di 16° con un tasso di umidità del 75% che consente insomma una “carta di identità” sicura per ogni forma, un “vero e proprio centro-benessere” del formaggio a garanzia e tutela della qualità per i consumatori.

Tutta la costruzione si è avvalsa del Psr Emilia-Romagna 4.2.01 (Investimenti rivolti ad imprese agroindustriali in approccio individuale e di sistema. Codice progetto 4.2.01/2 – PC/01), per la porzione di fabbricato prima utilizzata come porticato, ma già predisposto in fase di costruzione iniziale alla trasformazione e completamento in magazzino, oltre alla realizzazione di una nuova struttura in ampliamento destinata a locale di carico/scarico.

Lucchini, dopo avere ripercorso con orgoglio il lungo cammino dalla costituzione del Consorzio ad oggi, ha poi illustrato con apposite slide le varie fasi dell’edificazione e le peculiarità tecnologiche che la contraddistinguono, prima del taglio del nastro da lui eseguito alla presenza, del suo vice Guido Bardi, del Consigliere Enrico Buschi, del direttore Roberto Arata, del sindaco di Cortemaggiore Luigi Merli, del consigliere provinciale Federico Bonini, delle autorità civili e militari, nonché di numerosi esponenti di caseifici cooperativi locali, di rappresentanti di enti ed associazioni professionali. In precedenza aveva benedetto i locali il parroco di Cortemaggiore don Paolino Chiapparoli. Una soddisfazione ulteriore dunque per il Consorzio che proprio in virtù del successo del Bianco d’Italia, ha raddoppiando i magazzini di stagionatura presenti nel caseificio di Cortemaggiore.

Leggi tutto l’articolo Inaugurato il nuovo magazzino di stagionatura al caseificio di Cortemagg…
www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-12-14 17:02:56 da


0 Comments