Jacopo Colombai, il sub morto a Zante: per i pm greci stato colpito da un malore e non da un natante

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Molto probabilmente la sua salma torner per questo fine settimana. I medici legali, infatti, marted scorso hanno terminato gli esami sul corpo di Jacopo Colombai, il 31enne fiorentino, trovato morto domenica scorsa nelle acque dell’isola di Zante, in Grecia, dove si trovava in vacanza con la fidanzata e alcuni amici. Il suo corpo era stato ripescato a una trentina di metri di profondit ed era stato localizzato grazie alla boa di sicurezza che Colombai usava sempre. La Capitaneria di Porto greca avrebbe anche trovato il suo fucile sul fondale e — incrociando i risultati dell’autopsia — Colombai potrebbe essere andato a cercare un pesce in profondit, non rendendosi conto dei metri e a quel punto gli sarebbe esploso il setto nasale.


Se questo scenario investigativo fosse confermato anche nei prossimi giorni, per la magistratura greca Colombai sarebbe morto a causa di un malore. E non sarebbe stato urtato da un’imbarcazione che, forse al momento della risalita, l’avrebbe colpito per poi farlo andare gi fino a trenta metri. Il Ministero degli Esteri, contatto da Il Corriere Fiorentino, non sa o non vuole spiegare se la Capitaneria di Porto greca abbia verificato — nella zona della tragedia — il passaggio delle barche o di qualsiasi altro natante in un arco di tempo compatibile con la morte di Colombai. Il giovane, appassionato di pesca, noto nell’ambiente dei locali fiorentini per aver gestito una discoteca con un amico fino a un anno fa, attualmente rappresentante di vini, era un sub esperto. Molto esperto. Aveva iniziato ad andare in acqua quando aveva sette anni e amava anche tirare di boxe. Colombai era un giovane attento e scrupoloso: secondo i suoi amici e chi lo conosceva non avrebbe mai azzardato, sfidando il pericolo. Resta dunque da capire se la presunta vistosa ferita alla testa di Colombai — della quale si era parlato nei primi giorni dopo la notizia della morte — a cosa sia dovuta. Quella mattina Colombai, come a volte faceva, si era alzato molto presto per andare a fare un’immersione. Alle 11 dello stesso giorno, per, l’auto a noleggio doveva essere riportata in sede. Non vendendolo tornare, la fidanzata e gli amici erano andati a cercarlo. Poi la terribile scoperta.

12 agosto 2021 | 09:30

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