Il più grande fallimento della giunta de Magistris, superiore anche allo sconcio della Galleria Vittoria fuori uso da nove mesi, è stata la politica ambientale
Il più grande fallimento della giunta de Magistris, al di là della disastrosa gestione della cosa pubblica e degli esperimenti malriusciti in quel laboratorio di pazzia politica che ha visto i centri sociali duettare e flirtare con il potere, è senza dubbio la cura del verde a Napoli. Un fallimento superiore a tutti quelli cui siamo stati costretti ad assistere in questi anni. Ben più grave anche dell’emblema della mala amministrazione arancione, ovvero la chiusura della galleria della Vittoria che da 9 mesi spezza in due la città. La scientifica distruzione del verde a Napoli, la cui colpa certamente va attribuita in parte anche ai tagli dei fondi statali che pure ci sono stati, è dovuta alla incapacità della classe dirigente di capire che l’unica vera eredità che si lascia alle generazioni future è quella di un ambiente sano e vivibile. Non si contano gli alberi tagliati sulla collina di Posillipo. Non si contano i parchi cittadini che sono rimasti chiusi per mesi e mesi. E tuttora lo sono. Non si contano gli arbusti che sono stati sradicati in ogni parte della città.
Un disastro amministrativo e politico
Il Comune di Napoli si è sempre fregiato di essere un Ente attento alle esigenze degli ultimi, dei più sfortunati, di quelli insomma che non hanno possibilità di vivere una una vita serena. E che cosa c’è di più sfortunato che vivere in un quartiere senza alberi, senza aiuole, senza fiori. Circondati ovunque da incuria, sporcizia e cemento? Il sindaco de Magistris avrebbe dovuto incrementare la quantità di verde a Napoli invece la sua gestione ha contribuito ad annientare quelle poche tracce che pure esistevano. Questa è la sua colpa più grave. Una responsabilità, come dicevamo, che non è stata lenita dalla presenza in Giunta di movimenti d’ispirazione ambientalista e dal tam tam, promosso nella più classica delle concezioni da «facimm ammuina», anche dal neonato e subito deceduto movimento Stop Biocidio. A Napoli non esiste una Terra dei fuochi per fortuna ma esiste una altrettanto gravissima emergenza ambientale di cui nessuno sembra percepire la pericolosità.
Riproduzione Riservata
2021-06-30 05:30:04
Redazione