ANCONA – Sì è svolto ieri presso una gremita sala del consiglio comunale di Ancona a Palazzo del Popolo il convegno ‘Una possibile traiettoria evolutiva della nutrizione: dalle prime relazioni dell’infanzia, attraverso l’età adolescenziale fino all’età adulta, modelli teorici a confronto’. L’incontro è stato organizzato dalla Sosd di Psicologia Ospedaliera dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche.
Dopo i saluti istituzionali della Dottoressa Oriana Papa, direttore della Sosd, del presidente del consiglio Comunale Simone Pizzi, dell’assessore ai Servizi sociali Manuela Caucci, della direttrice amministrativa della Aou delle Marche dottoressa Cinzia Cocco e della direttrice operativa della Fondazione Salesi Laura Mazzanti, è stata la volta della Professoressa Anna Fabrizi, associata di Neuropsichiatria Infantile all’Università La Sapienza di Roma che ha trattato i Disturbi dell’alimentazione nell’infanzia: multifattorialità e atipie relazionali precoci nei disturbi del neurosviluppo. La seconda sessione ha riguardato invece i percorsi riabilitativi per adolescenti con Dna: ambulatorio, centro diurno e residenza, un tema trattato dalle dottoresse Margherita Papa e Valeria Franci. La giornata è stata conclusa con un’importante relazione della dottoressa Marina Taus che ha declinato il tema cibo: nutrimento e comunicazione. Da diversi anni è in corso un ampio dibattito sull’esordio dei disturbi della nutrizione e dell’Alimentazione focalizzandosi sull’età adolescenziale e spesso ci si meraviglia di casi con esordio sempre più precoce. Come mai ci si sente così spaesati di fronte a questo fenomeno? È forse necessario ricollocarlo lungo una linea evolutiva che ha origine fin dall’età neonatale e si sviluppa in un continuum fino a quella adulta. La nutrizione, come tutte le aree dello sviluppo della persona, può essere pensata come un continuum graduale dagli atteggiamenti di dipendenza, irrazionali, determinati dalle spinte interne e con le figure di accudimento, in una progressiva padronanza dell’lo verso il mondo interno ed esterno.
Lo sviluppo degli atteggiamenti di dipendenza sono determinati dalla relazione con la figura di riferimento materna e paterna e di tutti coloro che si occupano del bambino. La proposta offerta è quella di ricontestualizzare questi aspetti in una prospettiva più ampia, confrontandoci con modelli d’intervento seppur diversi ma integrabili. L’evento ha suscitato grande interesse, non solo nelle figure professionali coinvolte, ma anche in tutta la cittadinanza ed ha offerto una visione d’insieme del complesso problema.
www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-11-30 10:03:41 da
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