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Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris
Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris

Napoli, de Magistris assegna le deleghe dei dimissionari

Rimpasto di deleghe a Napoli nella Giunta de Magistris a seguito delle dimissioni degli assessori Alessandra Clemente, candidata sindaco per il movimento demA, e Raffaele Del Giudice. Il sindaco, Luigi de Magistris, ha firmato il decreto con cui redistribuisce le deleghe. Le deleghe di Clemente sono state spacchettate tra l’assessore Carmine Piscopo, che acquisisce la Polizia Municipale, l’assessore Luigi Felaco, che fa proprie le deleghe ai Giovani e alla Toponomastica e l’assessore Ciro Borriello che assume le deleghe a Patrimonio, Infrastrutture, Strade, Suolo e Sottosuolo, Sicurezza urbana. Le deleghe all’Ambiente e ai Rifiuti che erano di Del Giudice vanno a Donatella Chiodo, già assessore alle Politiche sociali.

Amministrative, Maresca: «Bene accordo su candidati sindaci, cdx più unito che mai»

«L’accordo raggiunto sui candidati sindaci di Salerno e Caserta dai coordinatori regionali del centrodestra, testimonia il clima di grande collaborazione tra le forze della coalizione che sostiene il nostro progetto civico. Una coalizione unita come non mai e decisa a sbaragliare quel che resta di un centrosinistra litigioso, frammentato, eterodiretto dalle conventicole romane, sempre più succube del correntismo interno e dei giochi per la poltrona dei vari ras locali». Lo dichiara Catello Maresca, candidato sindaco del centrodestra a Napoli.

Afragola, Ruotolo: «Innalzare il livello di attenzione sui nomi dei candidati».

«Sui valori, sull’etica, dobbiamo essere intransigenti. Su Afragola, in particolare, occorre accendere i riflettori sulla qualità della composizione delle liste che parteciperanno alla prossima competizione elettorale delle amministrative del 3 e 4 ottobre. Giungono segnali inquietanti della presenza in alcune liste, molte fai da te, di personaggi collegati direttamente ed indirettamente ad ambienti della criminalità organizzata locale. L’appello lo rivolgiamo a tutte le istituzioni affinché innalzino il livello di attenzione proprio sul comune alle porte di Napoli dalla vita politica e amministrativa alquanto tormentata». Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto.

«Dobbiamo evitare – continua – che il 3 settembre, termine della presentazione delle liste, figurino personaggi con procedimenti penali in corso, imparentati con esponenti di clan, oppure legati a pregiudicati condannati con sentenze definitive. Liste pulite innanzitutto, la politica deve fare un salto in avanti pronunciando tanti bei no, sbarrando la strada ai portatori in dote di pacchetti di voti, ai professionisti del consenso, a chi da anni secondo le proprie convenienze si schiera a sostegno del cavallo vincente. La responsabilità maggiore è affidata alle forze politiche e ai candidati sindaci: mettano in campo una selezione rigorosa dei candidati. Il criterio non sia solo il casellario giudiziario pulito. Vale per Afragola come per altri comuni».

Centri sociali, Rispoli (FdI): «Il silenzio illegale di Manfredi»

«I napoletani hanno diritto di conoscere la posizione dell’ex rettore su un tema così delicato» è quanto ha dichiarato Luigi Rispoli, membro della Direzione nazionale di Fratelli d’Italia ed ex Presidente del Consiglio provinciale di Napoli. «Manfredi – ha continuato Rispoli – da rettore della Federico II, benché sollecitato, non pose in essere alcuna iniziativa per il ripristino della legalità facendo sgomberare i locali dell’ateneo occupati senza titolo da alcuni facinorosi. In questi anni i residenti di Via Mezzocannone hanno dovuto pagare un prezzo molto alto per i disagi procurati da queste persone che hanno trasformato gli spazi occupati in una discoteca che spara a tutto volume musica fino a notte fonda».

«Quello stesso spazio – ricorda – dove de Magistris fu sorpreso a fare il trenino con l’ex assessore De Maio ed il suo compagno e dove spesso sono dovute intervenire le forze dell’ordine.  Nel momento in cui si candida a sindaco Manfredi deve chiarire la sua posizione rispetto a questa ed alle tante altre occupazioni di immobili di proprietà comunale, dovrebbe dire se farà finta di nulla come quando era rettore o se, invece, ritiene che ci sia necessità di sgomberare questi immobili e ripristinare la legalità».

«Temo che Manfredi dopo aver imbarcato tanti protagonisti della tragica stagione di governo di de Magistris, compreso quelli dei centri sociali, preferisca eludere il problema e tacere su questo tema. Ma noi continueremo ad insistere fino a quando il candidato della sinistra non risponderà perché l’argomento riguarda anche l’idea di bene comune e il valore della legalità che per noi sono fondamentali. Un patrimonio immobiliare così importante come quello del comune di Napoli – ha concluso Rispoli – deve essere valorizzato e messo a reddito sia dal punto di vista economico che sociale, procedendo nel pieno rispetto della legalità e con procedure di evidenza pubblica».

Trasporti a Napoli, Guarino: «Da de Magistris solo macerie. Ripartire da progetti concreti»

«La funicolare di Chiaia rischia di chiudere. La Metro1 che collega anche i centri turistici nevralgici della città funziona a corrente alternata, lasciando a piedi e, spesse volte con poche alternative, napoletani e visitatori stranieri. I bus di Anm passano quando vogliono e il tempo d’attesa, in certe occasioni, sfiora l’inciviltà. Adesso la grana Ctp, con l’Esercito costretto a rifornire di gasolio i suoi bus. L’amministrazione de Magistris ha lasciato macerie soprattutto nel trasporto pubblico». Lo afferma l’avvocato Riccardo Guarino, presidente dell’associazione ‘Rinascimento partenopeo’ che appoggia il candidato sindaco Catello Maresca alle elezioni amministrative di Napoli.

«Tra le priorità della nuova amministrazione dovrà esserci il trasporto pubblico – aggiunge Guarino – È inammissibile per i cittadini non potere contare su una rete di collegamento efficiente e subire ripercussioni negli spostamenti verso il posto di lavoro, verso le scuole o semplicemente per fare commissioni. È poi decessificante assistere a turisti sconsolati dinanzi alla saracinesca abbassata della Metro1 in una città che ogni anno richiama milioni di visitatori. Napoli – incalza Guarino – deve ripartire dai servizi. Da progetti concreti in grado di rendere la città a misura d’uomo. Il tempo delle iniziative annunciate in pompa magna solo per fare scena deve finire. Basti pensare a ciò che è accaduto con la Metro Duomo: i napoletani aspettavano da decenni l’apertura di questa fermata».

«E quando è arrivato il momento cosa è successo? De Magistris, l’uomo dello sfascio del trasporto cittadino, era in prima fila a favore di fotografi e giornalisti. Ha esaltato l’aspetto estetico dell’opera, dicendo che è tra le fermate più belle del mondo ma ha dimenticato del tutto l’aspetto più importante, quello funzionale. Ebbene, come le cronache ci hanno raccontato, la Metro Duomo ha aperto per funzionare solo di pomeriggio per mancanza di personale. Imbarazzante» rileva.

Adesso per Guarino è tempo di riprogrammazione e di idee per rimettere in moto Napoli. «Noi di Rinascimento abbiamo inserito la questione trasporti nel nostro programma: anzitutto occorre una riorganizzazione dei rapporti con Anm e Ctp, con una gestione manageriale in grado di risanare i disastri economici che affossano entrambe le società» spiega il presidente di Rinascimento Partenopeo. «In secondo luogo – afferma – occorre ripensare il sistema mobilità: da un lato bisogna puntare sul car sharing, il ricorso alle bici e ai mezzi elettrici; ma dall’altro è necessario e urgente riorganizzare il trasporto pubblico su gomma, prevedendo la creazione di nuove aree di parcheggio comunali con collegamenti dedicati – mediante navette elettriche – verso i punti principali della città, allo scopo di decongestionare il traffico (in modo particolare quello in entrata dalla provincia) e consentire ai lavoratori che si muovono in auto una migliore possibilità di spostamento».

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2021-08-09 15:59:15
Redazione

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