Bassolino: «Iniziativa disoccupati merita attenzione. Pulizia spiagge si ricollega a miglior tradizione sindacale»
«I disoccupati del Movimento 7 Novembre puliscono, su diverse spiagge libere, il litorale da San Giovanni a Teduccio a Bagnoli. È una iniziativa che merita doverosa attenzione. Indipendentemente dalle candidature e dalla campagna elettorale questa scelta è di grande rilievo, si ricollega alla migliore tradizione delle lotte sindacali ed in particolare agli scioperi alla rovescia che ebbero in Giuseppe Di Vittorio un grande punto di riferimento». Lo scrive su Facebook il candidato sindaco Antonio Bassolino.
Secondo Bassolino «si cerca così con intelligenza di spostare la vertenza dallo scontro sociale ad una proposta di sviluppo utile alle popolazioni. Da tempo è aperto in Prefettura un tavolo di confronto con la partecipazione delle istituzioni e i rappresentanti del movimento per verificare la possibilità di attività formative per disoccupati di più lunga durata. È una questione sempre attuale in un’area come quella napoletana e meridionale in cui il mercato del lavoro è molto ingessato e domanda e offerta spesso non si incontrano. Per questo iniziative di lotta così propositive e mature sono un contributo serio alla riflessione dei soggetti che partecipano al tavolo interistituzionale».
«Naturalmente vertenze tanto impegnative e difficili non possono essere cavalcate in modo strumentale in campagna elettorale. Sarà il prosieguo del confronto al tavolo in Prefettura a tracciare il percorso più opportuno e possibile. Ma intanto è bene che tutte le forze ed energie politiche guardino con occhi positivi all’iniziativa sapendo che la prossima amministrazione comunale e il nuovo sindaco dovranno impegnarsi molto anche in questo campo, in piena collaborazione con la Regione Campania e con il governo nazionale», conclude Bassolino.
Rogo campo rom, Nappi (Lega): «Stanotte esplosa ennesima bomba a orologeria del degrado»
«E dopo il disastro del campo rom di Scampia e la perenne guerriglia del Vasto, stanotte è esplosa – fortunatamente senza provocare vittime – l’ennesima bomba a orologeria del degrado che continua ad attanagliare molte zone di Napoli. In attesa di conoscere le cause che hanno portato al rogo del campo rom di Barra, ribadiamo la necessità, già espressa da tempo, di chiudere questi spazi, degradanti non solo per le persone che ci sopravvivono, ma per l’intera città e per tutti i napoletani. Senza contare gli effetti devastanti di questi incendi che, in aree già duramente provate dall’inquinamento, rendono l’aria irrespirabile con ripercussioni incalcolabili sulla salute dei residenti». Lo afferma Severino Nappi, consigliere regionale della Lega e coordinatore della lista Prima Napoli.
Rispoli (FdI): «Fallimentare la gestione di Manfredi delle partecipate della Federico II»
«Vorrei chiedere al candidato della sinistra, Manfredi, qual è il suo modello di gestione delle società partecipate» così Luigi Rispoli, componente della Direzione nazionale di Fratelli d’Italia e già Presidente del Consiglio provinciale di Napoli. «La domanda – ha continuato l’esponente del partito di Giorgia Meloni – non è peregrina se si pensa che quando era rettore della Federico II Manfredi ha assistito in maniera silente al fallimento economico e gestionale di alcune società partecipate dall’ateneo di Napoli. In particolare, durante il suo rettorato, una società partecipata con Città della Scienza, la «Campania New Steel», ha accumulato un milione e mezzo di euro di disavanzo senza che Manfredi profferisse parola».
«Una vicenda dai contorni strani – spiega – che vedeva il management direttamente coinvolto in altre società private che svolgevano analoghe attività della Campania New Steel, cosa di cui Manfredi pare fosse stato informato direttamente dal commissario di Città della Scienza. Poca fortuna per Manfredi anche in un’altra società partecipata dalla Federico II, la AMRA, impegnata nella analisi e monitoraggio del rischio ambientale che il magnifico ha visto accumulare debiti per 1,8mln di euro».
«Con questo biglietto da visita e ben conoscendo la zavorra che finora il sistema delle partecipate dal Comune ha rappresentato il bilancio, è logico avere più di una preoccupazione rispetto ad una eventuale, e per fortuna remota, sua elezione a Sindaco. I lavoratori delle partecipate del comune hanno diritto ad avere certezze sul loro futuro ed i cittadini devono sapere che riceveranno servizi di qualità. Napoli – ha concluso Rispoli – non può continuare ad affidarsi a questi soggetti, cambiare significa rompere con la sinistra che ci ha governato negli ultimi decenni e con il suo sistema di potere» ha concluso.
Trasporti, Manfredi: «Investire più risorse puntando su mobilità elettrica»
«Dalla mobilità dipende il futuro di Napoli. Spendere solo 157 euro pro-capite sui trasporti pubblici, la metà di Roma e un quarto di Milano – come certificato dalla Fondazione Open Polis -, significa limitare il diritto alla mobilità dei napoletani costretti a salire su mezzi vecchi e sovraffollati oppure a subire più traffico e più inquinamento. Una città che vuole definirsi europea deve prevedere necessariamente più investimenti nel trasporto pubblico locale. Con il Pnrr e l’accordo sul clima lavoreremo per portare a Napoli autobus elettrici che potenzino la mobilità e non inquinino». Lo ha affermato il candidato sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
«In questo modo potremo contribuire a sostituire il vecchio parco mezzi e poi a rimettere a regime la rete cittadina a partire dal funzionamento regolare delle nuove stazioni metro ed al ripristino della Funicolare di Mergellina attualmente chiusa. Grazie al Patto per Napoli che ho fortemente voluto e alla sinergia con la Regione, saremo in condizione di poter destinare nuove risorse per questo comparto. Occorre in tal senso una battaglia che unisca tutti i sindaci del Mezzogiorno».
M5S, Saiello: «Il Consiglio discuta subito la proposta di legge contro le delocalizzazioni»
Il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello: «Un testo che prevede la restituzione dei contributi regionali, sanzioni per le aziende che decidono di lasciare il territorio regionale dopo aver usufruito di incentivi pubblici e un monitoraggio dei piani industriali di chi sulla base di accordi di programma beneficia di contributi regionali».
«È da 3 anni che richiamiamo in Consiglio regionale attenzione sul fenomeno delle delocalizzazioni di aziende che dopo aver firmato impegni con le istituzioni ‘scappano’ pur avendo usufruito di incentivi pubblici, creando al territorio un doppio danno. Se da un lato è giusto incentivare l’insediamento e lo sviluppo delle realtà produttive, dall’altro lato è altrettanto giusto mettere dei paletti per garantire il rispetto degli impegni sottoscritti».
Il consigliere regionale Gennaro Saiello, presidente della quarta commissione speciale che si occupa di rilancio e competitività delle imprese, interviene a margine del nuovo Piano del Governo nazionale, con un’ulteriore stretta rispetto «alle ‘delocalizzazioni aggressive’ delle aziende con la previsione di sanzioni fino al 2% per quelle che ‘scappano’, tesa a stabilire delle regole affinchè l’Italia non sia più per alcuni imprenditori stranieri solo un passaggio».
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2021-08-11 16:26:56
Redazione