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Il Comune di Lucca ha detto no al project financing da 60 milioni di euro di Coima Sgr e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che prevedeva il recupero della porzione sud della ex Manifattura, maxi contenitore all’interno del centro storico chiuso e in stato di abbandono dal 2004, anno di chiusura della fabbrica di tabacchi inaugurata quasi 200 anni prima, nel 1815. L’annuncio del sindaco Alessandro Tambellini, dal vicesindaco Giovanni Lemucchi e dall’assessore all’urbanistica Serena Mammini, motivato dall’assenza secondo l’amministrazione comunale di un interesse pubblico, fa calare dunque il sipario su una operazione annunciata nel febbraio 2020, proprio alla vigilia dell’esplosione dell’emergenza covid, oggetto per quasi un anno e mezzo di feroci polemiche.Il no del Comune infatti non far partire l’iter di evidenza pubblica, necessario per poi arrivare all’approvazione definitiva dell’operazione.
Il progetto
Il project financing preparato da Fondazione Crl e Coima – societ leader nella gestione e sviluppo di patrimoni immobiliari –prevedeva la realizzazione di circa 25 appartamenti di pregio e, come ricordava Coima stessa in una nota di pochi giorni fa, “30 mila metri quadrati bonificati e recuperati con l’obiettivo di ottenere le certificazioni ambientali Leed e Well; 10 mila mq di piazze e spazi pubblici riaperti; 3 mila 500 mq di spazi culturali ed espositivi; 8 mila mq destinati alla Manifattura 4.0, sviluppando un distretto innovativo nella digitalizzazione; 4 mila mq di laboratori artigianali, servizi, ristorazione e commercio esperienziale”, oltre ad una serie di parcheggi pubblici, con ricadute dal punto di vista economico e occupazionale stimati dalla societ in “36 milioni di euro di beneficio complessivo per il Comune; 1400 nuove unit di lavoro annue su un orizzonte di 20 anni e un pi 1,6 per cento per il Pil lucchese”. Al progetto era legato anche lo spostamento all’interno dell’edificio di Tagetik, azienda lucchese leader a livello mondiale nel settore informatico la cui sede si trova oggi all’esterno delle Mura.
Le polemiche
Attorno al progetto si sviluppata nell’ultimo anno e mezzo una polemica feroce, con la contrariet all’operazione espressa dai consiglieri comunali di opposizione e da alcuni comitati di cittadini formatisi per l’occasione. Contrariet, queste, dettata in sostanza dal rifiuto di veder “privatizzata” una struttura di propriet del Comune. “Si chiude un capitolo amministrativo – commenta l’assessore Mammini – ma non viene meno la volont politica che ha mosso l’amministrazione ad approfondire l’interesse manifestato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ovvero sia restituire al centro storico un quartiere rinnovato. Siamo pronti a ricevere nuove proposte, anche dalla stessa Fondazione”.
Fallimenti
L’area interessata dal project financing era pari a due terzi della superficie totale della ex Manifattura Tabacchi: il rimanente terzo oggetto di una complicata operazione di restauro voluta dal Comune che ha visto i lavori iniziare nel febbraio 2015 e non essersi ancora conclusi, a causa del fallimento per due volte delle associazioni temporanee di impresa che si erano aggiudicati il primo e il secondo bando dei lavori predisposti dal Comune stesso.
7 luglio 2021 | 14:34
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