molti i disagi per gli utenti della Riviera Trasporti – Lavocediimperia.it

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E’ arrivata a quota 35% l’adesione degli iscritti al sindacato Usb e dipendenti della Riviera Trasporti, per l’astensione dal lavoro proclamata quest’oggi nella nostra provincia.

Lo sciopero si è svolto tra le 8.30 alle 17.30 e riprenderà dopo le 20.30.

La segreteria regionale dell’Unione Sindacale di Base ha aderito allo sciopero generale con queste motivazioni:
• contro la politica economica del Governo Meloni esplicitata nella manovra economica per il 2025;
• contro il crescente coinvolgimento dell ‘Italia nei teatri di guerra tanto ad est quanto nel sostegno al genocida governo israeliano;
• contro i progetti di riforma autoritaria dello stato, quali DL 1660, premierato e autonomia differenziata;
• per forti aumenti salariali oltre il recupero dell ‘inflazione reale;
• per una nuova indicizzazione che leghi i salari all ‘aumento reale del costo della vita;
• per una vera politica di difesa e rilancio della sanità pubblica;
• per una vera tassazione sui superprofitti di banche e le compagnie energetiche;
• la cancellazione delle leggi che hanno introdotto precarietà e liberalizzazione, quali il nuovo codice degli appalti;
• per veri rinnovi dei contratti nazionali;
• contro il cosiddetto decreto Cutro che riporterà nella clandestinità migliaia di lavoratori migranti;
• contro la delega fiscale che avvantaggia i settori e i ceri più abbienti destinata a ridurre la progressività del sistema e allargare ulteriormente le disparità sociali;
• per l’abolizione dell’Iva sui beni di prima necessità ed il prelievo fiscale sulle rendite finanziarie e i grandi patrimoni;
• per un tetto ai prezzi dei beni di prima necessità;
• per la detassazione delle pensioni in linea con gli altri paesi europei e le pensioni minime a 1000 (mille) euro;
• per un milione di assunzioni nella pubblica amministrazione, la stabilizzazione di tutti i precari, lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi già espletati;
• per una legge sul salario minimo di almeno 10 euro I ‘ora sui minimi tabellari;
• per la riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore a parità di salario;
• per il diritto ai servizi pubblici gratuiti e accessibili, all’educazione scolastica, alla sanità e ai trasporti pubblici;
• per il diritto alla casa, un milione di nuove case popolari, il blocco degli sfratti e degli sgomberi;
• per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e I ‘introduzione del reato di omicidio sul lavoro;
• contro l’assoggettamento delle istituzioni scolastiche agli interessi delle aziende private e il PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e I ‘Orientamento) che introduce la logica dello sfruttamento già dai banchi di scuola;
• per la difesa del diritto di sciopero.




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