LAMEZIA TERME «Dovrebbero essere 150… Il prezzo c’è perché sono di prima mano… Spero a Dio va tutto bene…». «Io ancora non ho parlato con nessuno… Non voglio sputtanare la cosa… questa è una cosa mia personale». Sono questi alcuni dei messaggi decriptati dagli inquirenti dal sistema SkyEcc. A scriverli è Antonio Gullì (cl. ’85) finito in carcere insieme al socio e altro soggetto di “peso” nel business legato alla ‘ndrangheta calabrese, Antonio Rosario Trimboli, al quale proprio Gullì aveva inviato i messaggi. Gli inquirenti sono convinti che Trimboli avesse installato sul proprio dispositivo un’applicazione che consentiva l’autodistruzione dei messaggi inviati una volta letti dall’interlocutore, perché il dialogo risalirebbe al 7 gennaio 2021, proprio quando Gullì doveva ancora…
www.corrieredellacalabria.it è stato pubblicato il 2024-11-29 18:28:29 da Redazione Corriere
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