Il Sottosegretario Ferro: si rafforza la valenza simbolica della restituzione dei patrimoni sottratti ai mafiosi
Si è concluso per l’anno 2024 il ciclo di conferenze di servizi indette semestralmente dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) per presentare agli enti potenziali destinatari i beni immobili confiscati e acquisirne l’eventuale interesse all’utilizzo.
I cinque incontri hanno coinvolto 128 enti territoriali di 15 regioni e si sono conclusi con la manifestazione di interesse per 449 dei 710 beni proposti, per un valore complessivo di circa 35 milioni di euro. Alle riunioni partecipano gli enti territoriali, l’Agenzia del Demanio, in rappresentanza della amministrazioni dello Stato, e i nuclei di supporto delle prefetture che, nella fase istruttoria, forniscono un ausilio importante ai soggetti interessati.
Le manifestazioni di interesse acquisite, corredate dall’indicazione di un progetto di massima sull’utilizzo dei beni opzionati, saranno vagliate dal consiglio direttivo il quale provvederà alla destinazione.
Il risultato ottenuto conferma l’efficacia della conferenza di servizi come strumento per condividere le informazioni con i soggetti coinvolti nella procedura di destinazione dei beni confiscati, consentendo la significativa riduzione dei relativi tempi di conclusione, con l’obiettivo di riaffermare i valori della legalità. «Grazie all’impegno continuo e costante di tutte le istituzioni coinvolte e alla sempre maggiore consapevolezza da parte dei comuni circa l’importanza di riutilizzare per finalità sociali o istituzionali i beni illegalmente accumulati, si rafforza la valenza simbolica che la restituzione dei patrimoni sottratti ai mafiosi rappresenta nella lotta alla criminalità organizzata» ha dichiarato il Sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, con delega alle materie di competenza dell’Anbsc.
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