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In questi giorni, nell’area dove sorgerà il Mire, sta lavorando una ditta specializzata che ha estratto i segmenti dal sottosuolo e li sta posizionando accanto alle fondamenta dell’edificio. Verranno coperti con una pensilina e resi fruibili
REGGIO EMILIA – In questi giorni, nell’area dove sorgerà il Mire, l’ospedale Materno Infantile, sta lavorando una ditta specializzata per recuperare l’acquedotto romano ritrovato nel sottosuolo.
Fabrizio Finotelli, geo-archeologo: “Si tratta di un acquedotto di età romana, in conglomerato ghiaioso, ma non abbiamo trovato elementi per datarlo con precisione”. Quando nel dicembre del 2017 iniziarono i lavori preliminari di indagine per la costruzione del Mire, già si sospettava la presenza nel sottosuolo di un acquedotto di epoca romana, costruito in concomitanza con la piena urbanizzazione della Regium Lepidi. Anche quando fu costruito il Core, infatti, ne furono ritrovati due. Sono tre manufatti totalmente diversi, ma che convergono.
“Sappiamo…
www.reggionline.com è stato pubblicato il 2023-10-12 12:30:33 da Giulia Gualtieri
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