Tra i ventuno nuovi cardinali,
annunciati da Papa Francesco all’Angelus, che verranno creati
nel Concistoro dell’8 dicembre, c’è lo spezzino monsignor Angelo
Acerbi, nunzio apostolico. Da oltre due secoli mancava un
porporato originario del levante ligure.
“A nome della città della Spezia e della provincia, esprimo
le mie più sentite congratulazioni a monsignor Acerbi per la sua
nomina a cardinale da parte di Papa Francesco: – commenta il
sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – un motivo di
orgoglio per la nostra comunità. Il suo instancabile impegno al
servizio della chiesa e del prossimo, con oltre 50 anni di
dedizione, rappresenta un esempio di umanità e fede, oltre a
essere arricchito da una straordinaria carriera internazionale.
Questa nomina riconosce non solo il suo percorso ecclesiastico,
ma anche il suo straordinario contributo nel sostenere i più
bisognosi. A monsignor Acerbi va il mio augurio di continuare a
essere una guida spirituale per tutti, e rivolgo un sentito
riconoscimento alla curia spezzina per il costante impegno nel
diffondere i valori della pace, della fratellanza e di una
profonda umanità nel cammino della vita”.
Monsignor Acerbi è nato il 23 settembre 1925 a Sesta Godano
(La Spezia) ed è stato ordinato presbitero il 27 marzo 1948 per
l’allora diocesi di Pontremoli. Entrato nel servizio diplomatico
della Santa Sede nel 1956, ha prestato il proprio servizio nelle
rappresentanze pontificie in Colombia, Brasile, Francia,
Giappone e Portogallo, nonché nel Consiglio per gli Affari
Pubblici della Chiesa della Segreteria di Stato. San Paolo VI,
il 22 giugno 1974, lo ha nominato Pro-Nunzio Apostolico in Nuova
Zelanda e Delegato Apostolico nell’Oceano Pacifico; lo stesso
Pontefice, il 30 giugno successivo, gli ha conferito
l’Ordinazione episcopale nella Basilica Papale di San Pietro in
Vaticano. San Giovanni Paolo II, poi, lo ha inviato come Nunzio
in Colombia – dove, assieme ad altri diplomatici, fu ostaggio
per sei settimane dai guerriglieri del Movimiento 19 de Abril –
e, successivamente, in Ungheria e Moldavia e nei Paesi Bassi.
Dal 2001 al 2015 ha ricoperto l’Ufficio di Prelato del Sovrano
Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di
Rodi e di Malta.
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