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La visita straordinaria ai granai del Foro del Parco archeologico di Pompei a partire fal 7 luglio tgutti i mercoledì di luglio e agosto dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16 e nelle aperture otturne di Pompei consentirà di ammirare Anfore, vasellame in terracotta, piccoli e grandi contenitori usati per il trasporto e gli scambi commerciali di alimenti con l’immersione nella moltitudine di oggetti della vita quotidiana a Pompei. È l’itinerario di visita straordinaria ai depositi di Pompei, ospitati negli antichi granai del Foro, che per la prima volta da luglio aprono al pubblico. Un’iniziativa che fa ricorso ai concetti di marketing nel rendere “straordinaria” la visione di oggetti della vita comuna, stipati in gran quantità nei deposiuti del Foro perché utensili dfi vita comuna di scarso interesse per i cultori di archeologia ma che (con opportuna pubblicità) si prestano alla visita di massa dei turisti “mordi e fuggi” per cui tutto va bene se presentato con effetti speciali dal momento che di archeologia non ne sanno nulla e sono disponibili a pagare il bigleietto semjplicemente per provare sensazioni speciali che non dipendono esclusivamente dagli oggetti proposti in visione nel corso delle visite. Dal 7 luglio, ogni mercoledì dei mesi di luglio e agosto, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16 sarà possibile prenotere una visita accompagnata a cura dei funzionari del Parco. L’acquisto della visita è possibile anche presso la biglietteria di Porta Marina.
Il costo della visita è di 3€ (+ 1,50€ di prevendita on-line), in aggiunta al biglietto di ingresso al sito. La visita è riservata a gruppi di massimo 10 persone ogni mezz’ora.
Le visite ai granai saranno possibili anche di sera al costo di 5€, in aggiunta al biglietto serale di ingresso al sito, ogni venerdì e sabato nelle seguenti date 6 e 7, 27 e 28 agosto, 3 e 4, 10 e 11, 25 settembre con le stesse modalità di prenotazione,
I granai/depositi si aprono sul lato occidentale del Foro con otto aperture separate da pilastri in laterizio. Rappresentano attualmente il più importante magazzino archeologico della città (mentre un altro molto pià grande é in allestiomento presso il polverificio archeologico di Scavati). Ospitano più di novemila reperti archeologici di Pompei e nel territorio vesuviano. Custodiscono il vasellame in terracotta che veniva impiegato negli ultimi decenni di vita quotidiana di Pompei: pentole e fornelli per la cottura, brocche e bottiglie, e anfore, grandi contenitori di olio, vino e salse di pesce. Sono esposte, inoltre, tavole in marmo e vasche per fontane che adornavano gli ingressi delle case e alcuni calchi di vittime dell’eruzione e di un albero.
L’edificio fu costruito dopo il terremoto del 62 d.C. Forse non era ancora terminato al momento dell’eruzione. Questa struttura diventerà un museo dedicato alla storia del Foro e delle attività artigianali di Pompoei. Il visitatore potrà vedere i reperti e anche i calchi delle vittime con gli oggetti che queste portarono con sé durante la fuga (che destano sempre molto interesse nelle comitivein vgisita).
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