Secondo gli ultimi dati dell’ultimo report Iss per questa settimana tutta l’Italia resterà in zona bianca. Sicilia e Sardegna però potrebbero passare in fascia gialla con il prossimo monitoraggio settimanale, e quindi da lunedì 23 agosto. A preoccupare per le isole sono le soglie di occupazione di terapia intensiva e la crescita dei ricoveri ordinari.

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L’Italia resta tutta in bianco nella settimana di Ferragosto. Secondo il monitoraggio settimanale Iss sono Sicilia e Sardegna le due Regioni che potrebbero passare prossimamente in giallo: a preoccupare sono soprattutto i dati dei ricoveri, che però per il momento non superano la soglia critica. Le isole potrebbero superare le soglie previste con il monitoraggio di venerdì prossimo, e quindi passare in fascia gialla da lunedì 23 agosto.
Oltre ai 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti, per passare in zona gialla una Regione deve superare il 15% dei reparti ordinari occupati e il 10% delle terapie intensive. Il primo parametro nelle due Regioni appare ampiamente superato. La Sardegna per esempio ha una soglia di occupazione delle terapie intensive dell’11,2%, ma è ancora ampiamente sotto per i ricoveri ordinari, al 7,4%. La Sicilia invece ha le terapie intensive piene al 6% di terapie intensive, mentre i ricoveri ordinari sono al 14,1%.
Secondo gli ultimi dati, aggiornati a ieri l’incidenza più alta nel periodo 6-12 agosto si registra in Sardegna (con 141,8), Toscana (con 129,9) e Sicilia (con 127,2). Il valore nazionale dell’incidenza, secondo il report Iss, è in crescita rispetto alla scorsa settimana con 73 casi ogni 100 mila abitanti. Il valore più basso è in Molise con 20,9.
Terapie intensive e ospedalizzazioni nelle altre Regioni
Ma le isole sono le uniche due Regioni a destare preoccupazioni. A livello nazionale sono occupati da pazienti Covid il 3,4% delle terapie intensive e il 5,2% dei posti nei reparti ordinari. Oltre a Sicilia e Sardegna l’unica Regione che ha una soglia di occupazione dei reparti in area media superiore al 10% è la Calabria: 11,5% di posti letto occupati in area medica, ma appena il 2,4% in terapia intensiva. La Lombardia ha invece il 2,3% di intensive e il 4,4% nei reparti ordinari, il Lazio rispettivamente il 5,3% e il 6,9%, la Campania il 2,2% e il 7%, il Veneto l’1,8% e il 2,8%.
I valori più bassi per le terapie intensive, oltre a Valle d’Aosta e Provincia di Trento che sono a zero, si registrano in Piemonte e Abruzzo, entrambe con lo 0,6% di occupazione dei posti letto. Il Piemonte ha una buona situazione anche sul fronte dei ricoveri ordinari, l’1,8%, poco meno del Friuli Venezia Giulia (2,1%) e Molise (2,3%).
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