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Oggi la Regione Lazio premia i 100 vincitori del bando Vitamina G. Sitratta di 100 nuove idee che saranno finanziate per non lasciare indietro nessuno, includere, valorizzare e riscoprire la cultura.
Le nuove generazioni sono l’energia e le idee del progresso, le stesse che questo bando valorizza, attraverso un dialogo generazionale su progetti portatori di crescita e benessere sociale.
“Sono particolarmente orgoglioso della grande partecipazione riscontrata, perché racconta anche un altro modo di essere giovani, da cui deve nascere la ripartenza di cui tutti noi abbiamo bisogno”. Con queste parole ieri pomeriggio presso il Talent Garden di Via Ostiense a Roma, il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha dato il via alla cerimonia di premiazione dei progetti vincitori del bando Vitamina G.
Realizzato nell’ambito del programma GenerAzioni Giovani dellePolitiche Giovanili della Regione Lazio con il sostengo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la Gioventù, è il bando che dà energia alle idee degli under35, con oltre 2,3 milioni di eurodestinati a iniziative, modelli e proposte che si realizzeranno in tutte
le province del Lazio. Ai vincitori è andato un contributo a fondo perduto fino a 25mila euro. Le 100 idee vincitrici saranno supportate da Tutor che seguiranno sul territorio tutti i progetti e Vitamina G diventerà anche un hub fisico a Via Ostilia, 36 (Roma, Colosseo), un coworking dedicato alle ragazze e ai ragazzi per lavorare, incontrarsi, fare rete.
“I 100 progetti vincitori del bando VitaminaG fanno parte di un ecosistema di organizzazioni e gruppi giovanili che stiamo sostenendo affinché diventino protagonisti della ripresa culturale, economica e sociale del proprio territorio: un altro modo per combattere la fuga dei giovani e dare nuove opportunità ai territori borghi della nostra Regione. Non è un caso che, dalla realizzazione dei progetti finanziati, la valorizzazione del territorio della Regione Lazio ne risulti un tassello fondamentale. In quest’ottica si muovono i vincitori, ciascuno con le proprie particolarità, le proprie caratteristiche e le proprie storie”, ha aggiunto Lorenzo Sciarretta, delegato del Presidente alle Politiche Giovanili.
Alcune storie raccontano della necessità di preservare l’ambiente che avvolge tutto il Lazio, attraverso la cura degli spazi verdi, l’ideazione di nuove tecnologie ecosostenibili, come lo studio di fattibilità di un’innovativa turbina eolica ad asse verticale per la generazione distribuita di energia elettrica rinnovabile o il progetto
di riforestazione urbana partecipata, “Alberi in rete”, del V Municipio. Una cura, quella del territorio e dell’ecosistema, che supera i confini di Roma e si propaga per tutto il Lazio, ad esempio con il progetto “Let it bee”, nel comune di Nazzano, dove tre ragazzi del posto raccontano i temi della salvaguardia ambientale, attraverso il ripopolamento delle famiglie di api e della creazione di scenografiche distese di lavanda lungo il territorio.
Progetti tutti al femminile sono anche quelli che volgono lo sguardo alla cultura e propongono storie di donne antiche e mai dimenticate, come quelle che vengono narrate dal Collettivo Archeologhe Romane, con l’apertura del museo della donna romana nel Parco Regionale dell’Appia Antica, per porre l’attenzione sulla figura della Donna nella storia romana, dal 753 a.C. sino al termine del suo corso, per una riletturadella nostra storia, delle nostre radici, ma in chiave del tutto femminile.
Le storie che i musei, e specialmente quelli di Roma, raccontano grazie
al sostegno della Regione Lazio non si limitano a questo e guardano alfuturo tanto quanto guardano al passato, strizzando un occhio alla
digitalizzazione. È questo il caso del progetto “Ascolta i luoghi.
Museo digitale di Roma”, che prevede la realizzazione del Museo Digitale
del XIV Municipio in cui saranno raccolte le storie dei luoghi tramite iracconti e le voci dei suoi cittadini. Il Museo digitale sarà curatodai proponenti che si occuperanno della raccolta, studio ed esposizionedelle storie orali, e di pianificare e organizzare attività di
comunicazione e valorizzazione online e sul territorio, il tutto per farripartire il territorio proprio dalla cultura.
Molte delle storie passano, poi, dallo sport e dal calcio in particolare, vettore speciale per l’inclusione e l’integrazione sociale. L’obiettivo del progetto “Futsal 4 all” è quello di abbattere le barriere culturali e sociali nei confronti delle ragazze nell’avviso all’attività calcistica, realizzando una scuola calcio per bambine finoai 14 anni presso il campo da calcio dell’IC Sandro Onofri.
Infine, Vitamina G non può non interessarsi a ciò che si èdimostrata essere il nucleo fondamentale di ogni esperienza umana, soprattutto in quest’ultimo periodo: la salute. La salute nel suo senso classico (come nel caso dello studio sulle aritmie con la, realizzazione di un wearable device) ma anche la salute mentale, la salute sessuale, la salute relazionale, un’educazione alla salute pensata per ragionare su come vivere più consapevolmente il proprio corpo e la propria mente in questo millennio.
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