Saxa Gres si ferma per il caro energia, Borgomeo: "Possiamo costruire il biodigestore in 18 mesi"

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da corrieredellumbria.corr.it

“L’unico modo per garantire il futuro produttivo dell’azienda è l’autosufficienza energetica. A queste condizioni è impossibile produrre”. Va dritto al punto il presidente di Saxa Gres, Francesco Borgomeo, nel commentare cosa aspetta alla ex Tagina e alle altre aziende del gruppo in vista di una stagione industriale tra le più difficili della storia. “Senza un tetto europeo al prezzo del gas non c’è via d’uscita nel breve termine. Ci dobbiamo rendere conto che quando abbiamo chiuso per la pausa estiva al 31 luglio il prezzo del gas era già a 1,80 euro al metro cubo ma da quel momento è salito senza sosta e i costi produttivi di agosto e ora quelli di settembre sono semplicemente folli, impossibili da amdecessizzare sul mercato”. Così per i circa 160 dipendenti dell’azienda ceramica gualdese al momento l’unica soluzione è la messa in cassa integrazione senza una data certa di rientro in fabbrica. “Non possiamo che far leva sulla capacità di resilienza che i nostri dipendenti hanno già dimostrato quando abbiamo rilevato la fabbrica. Abbiamo fatto tutto quanto era possibile nelle nostre capacità e nelle nostre possibilità. Ma il costo del gas per produrre ceramica è una questione nemmeno più nazionale ma europea”.

 

 

Per il presidente Borgomeo è necessario anche che i fornitori di energia rateizzino i pagamenti in 24 mesi: “Per evitare che le piccole e medie aziende già provate e indebitate per le conseguenze della pandemia alzino bandiera bianca”. A Gualdo intanto l’unica strada possibile è il ricorso agli amdecessizzatori sociali e al magazzino, nonostante la richiesta del mercato fino a giugno 2022 “abbia volato”. Senza mezzi termini Borgomeo detta quella che, a suo avviso, è l’unica strada da percorrere. “Le aziende devono essere autosufficienti a livello energetico e noi, come sollecitato anche da sindaco e organizzazioni sindacali, ci possiamo arrivare grazie all‘impianto per produrre biogas, come messo subito nero su bianco con la Regione in tempi non sospetti”.

 

 

E a chi in città chiede di puntare per la fabbrica su altre forme di energia alternativa, come il solare, Borgomeo replica: “I pannelli solari li metteremo ma non certo per tenere accesi forni che devono lavorare a 1.200 gradi e a ciclo continuo. Noi abbiamo bisogno di moltissima energia e fornita in modo costante, anche di notte. Nessun impianto fotovoltaico è in grado di garantire queste condizioni. Ci vuole il gas o in futuro l’idrogeno”. Da qui l’auspicio che l’iter autorizzativo della Regione Umbria, “che si è sempre dimostrata collaborativa”, sia rapido. “Una volta ricevuto il via libera siamo in grado di mettere in funzione l’impianto in 18-24 mesi”. Al momento non resta che sperare nel tetto europeo al prezzo del gas “per garantire entro novembre la ripartenza”.

 

 

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L’articolo Saxa Gres si ferma per il caro energia, Borgomeo: "Possiamo costruire il biodigestore in 18 mesi" è stato scritto il 2022-09-07 23:16:00 da Eleonora Sarri ed è stato pubblicato su corrieredellumbria.corr.it

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