Sgominata banda di ladri di furgoni, furti anche a Pesaro: 6 arrest…

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27/09/2024
– I carabinieri del Comando Provinciale di Livorno hanno eseguito un’importante operazione interprovinciale, che ha toccato anche le province di Foggia e Pisa, portando all’arresto di sei persone con precedenti penali per reati gravi, tra cui furto pluriaggravato e riciclaggio.

L’indagine, che ha coinvolto anche la provincia di Pesaro Urbino, ha visto l’emissione di cinque mandati di carcerazione e un arresto domiciliare, a seguito di un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno.

L’operazione è nata dalla segnalazione della Cna, che ha evidenziato un inquietante aumento dei furti di furgoni e autocarri nella zona di Livorno. Da luglio 2023 a febbraio 2024, i carabinieri hanno sviluppato l’indagine utilizzando sofisticate tecniche investigative, tra cui intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, oltre a collaborazioni con le autorità di polizia internazionali, in particolare per i risvolti all’estero del reato.

Gli indagati, con età comprese tra i 24 e i 66 anni, sono stati descritti come abili e veloci nella loro attività criminale, capaci di compiere furti in diverse località italiane e di trasferire i veicoli rubati all’estero, principalmente in Polonia. L’indagine ha portato alla luce l’estensione e la sofisticazione della rete criminale: non solo i veicoli rubati venivano alterati tramite la falsificazione dei telai e dei documenti di circolazione, ma venivano anche esportati e venduti in mercati esteri, in particolare attraverso una ditta polacca specializzata nella vendita di ricambi per furgoni Iveco Daily.

Pesaro Urbino è risultata una delle province colpite dal gruppo criminale, con diversi furti di veicoli commerciali, soprattutto furgoni, avvenuti sul territorio. Secondo le ricostruzioni investigative, i ladri agivano con una strategia consolidata: nei giorni lavorativi, quando ditte e artigiani erano più attivi, gli indagati raggiungevano il centro Italia, individuavano un veicolo, seguivano brevemente il conducente, e una volta che questo si allontanava, agivano in modo rapidissimo. Bastava meno di un minuto per aprire la portiera del furgone, manomettere la centralina e neutralizzare l’eventuale GPS di tracciamento.

La banda, formata principalmente da individui originari del foggiano, era estremamente efficiente. In poco tempo, i mezzi venivano trasferiti nelle loro basi logistiche nel pisano, dove subivano ulteriori modifiche per poi essere esportati illegalmente all’estero. Complessivamente, durante l’indagine sono stati contestati 41 furti, di cui molti avvenuti in Toscana e in altre aree, compresa la provincia di Pesaro Urbino, e persino nella Repubblica di San Marino.

Il furto non era fine a sé stesso: l’obiettivo era ricollocare i mezzi rubati all’estero, alterandone le caratteristiche iniziali per confondere e rendere difficile il tracciamento. Una volta “ripuliti”, i veicoli venivano scambiati in Polonia in cambio di denaro o automobili, per poi essere venduti da un’azienda locale. Le indagini sono ancora in corso per approfondire le attività della ditta polacca coinvolta.

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