testo Pdf, spiegazione e novità 2023

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Il nuovo CCNL Sanità 2019 2021 coinvolge circa 600.000 lavoratori del settore, tra medici, infermieri, radiologi, personale amministrativo e, tra gli altri, ostetriche e ricercatori.

Dopo l’ok al testo del comparto, il 19 luglio 2023 è arrivata anche la firma all’ipotesi di CCNL per il personale IRCCS e IZS e il 28 settembre quella alla bozza CCNL per dirigenti.

All’interno del nuovo accordo previsti aumenti salariali e il restyling dell’ordinamento professionale, oltre a nuovi diritti e tutele a lavoratrici e lavoratori che in questi anni difficili hanno affrontato l’emergenza pandemica garantendo la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale.

In questa guida vi spieghiamo cosa prevede il nuovo CCNL Sanità 2019 2021, a chi si rivolge e quali novità introduce in tutela dei lavoratori.

NUOVO CCNL SANITÀ 2019 2021

Ecco il testo integrale (Pdf 2 Mb) del nuovo CCNL Sanità 2019 2021

L’ipotesi di rinnovo del Contratto del comparto sanità 2019 2021 (il vecchio era scaduto il 31 dicembre 2019) era stata siglata il 15 giugno 2022 all’Aran dalle organizzazioni sindacali di categorie, quali:

  • Fp Cgil;
  • Cisl Fp;
  • Uil Fpl;
  • Fials;
  • Nursind;
  • Nursing Up.

Un traguardo raggiunto dopo una lunga trattativa che ha portato ad importanti novità. Secondo i firmatari, il contratto rappresenta un punto di partenza per un effettivo rilancio del Servizio Sanitario Il nuovo accordo, infatti, a fronte delle risorse extra stanziate dal Governo nel 2022 – le somme messe a disposizione ammontano a 241,6 milioni di euro – riconosce un aumento di salario, nuovi diritti e tutele a lavoratrici e lavoratori che in questi anni difficili hanno affrontato l’emergenza da Covid 19. Il testo finale è entrato in vigore il 28 ottobre 2022. Andiamo a vederlo nel dettaglio.

1) RIFORMA DELL’ORDINAMENTO PROFESSIONALE

Il CCNL Sanità 2019 2021 ha innanzitutto operato una revisione del sistema di classificazione del personale prevedendo 5 aree di inquadramento, accogliendo la recente innovazione legislativa di un’area di elevata qualificazione.

Entrando nel dettaglio, parliamo di un’area alla quale si potrà accedere esclusivamente se in possesso di una laurea magistrale e se si ha un’esperienza almeno triennale all’interno dell’attuale area apicale. Una rivoluzione che semplifica il sistema delle responsabilità e delle competenze per Sanitari, Sociosanitari, Tecnici Amministrativi, Arpa, Irccs e Izs. Le aree sono quelle relative a:




  • professionisti della salute e funzionari;

  • personale di elevata qualificazione (che al momento resta vuota).

A ciascuna area fanno capo tre ruoli:

  • quello sanitario (distinto rispetto agli altri ruoli nei quali confluisce il resto del personale);


  • quello amministrativo, tecnico e professionale, della ricerca sanitaria e supporto alla ricerca.

2) NUOVO SISTEMA DI INCARICHI

In ogni ruolo possono essere attribuiti i seguenti incarichi:

  • incarico di posizione, per il solo personale inquadrato in area elevata qualificazione;

  • incarico di funzione organizzativa, per il solo personale inquadrato nelle aree dei professionisti della salute e funzionari;

  • incarico di funzione professionale, per il personale delle aree dei professionisti della salute e dei funzionari, degli assistenti e degli operatori.

Gli incarichi dureranno 5 anni e saranno di tre tipologie: base, media ed elevata complessità e le indennità relative a quelli di media ed elevata complessità sono state integrate con ingenti aumenti economici.

In generale, a completamento del sistema di classificazione, è stata prevista una rivisitazione del sistema degli incarichi, aumentandone la rilevanza e basandolo sui principi di:

  • maggiore responsabilità;

  • impegno realmente profuso;

  • valorizzazione del merito e della prestazione professionale.

L’obiettivo è promuovere lo sviluppo professionale, mediante il riconoscimento dell’autonomia operativa. Il CCNL prevede una nuova organizzazione quindi che sia efficace e miri al raggiungimento degli obiettivi di salute previsti dalla programmazione sanitaria e sociosanitaria nazionale e regionale.

3) DIFFERENZIALI STIPENDIALI

È stato delineato un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali prevedendo “differenziali economici di professionalità”.

Si tratta di incrementi stabili del trattamento economico finalizzati a remunerare il maggior grado di competenza professionale progressivamente acquisito dai dipendenti, nello svolgimento delle attribuzioni proprie dell’area di classificazione.

4) AUMENTI DEGLI STIPENDI

Quando arriva l’aumento stipendio per il comparto sanità? Gli aumenti decisi dal nuovo CCNL sono entrati in vigore dal 1° gennaio 2021, quindi in via retroattiva:

  • un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi;

  • una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità.

Per l’applicazione del nuovo sistema di classificazione professionale è stato inoltre, previsto un ulteriore impegno finanziario delle aziende e degli enti del comparto di 13 euro mese per 13 mensilità.

Ma quando si prendono gli arretrati del contratto sanità? I pagamenti per gli arretrati dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022 sono iniziati già a febbraio 2023, come da accordo tra ARAN e sindacati.

5) MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA INDENNITARIO

Il nuovo CCNL Sanità va a valorizzare il ruolo di alcuni specifici profili sanitari e socio-sanitari. Infatti, il contratto, in applicazione di alcune disposizioni previste nelle ultime due Leggi di Bilancio, istituisce:

  • l’indennità di specificità infermieristica per i profili di infermiere;

  • l’indennità di tutela del malato e promozione della salute, per altri profili del ruolo sanitario e socio-sanitario;

  • l’indennità destinata al personale operante nei servizi di Pronto Soccorso.

Considerando così, sia gli aumenti che le nuove indennità, l’accordo raggiunto consentirà di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mese, corrispondenti ad una percentuale di rivalutazione del 7,22%. Infine, l’indennità “oraria del lavoro notturno” passa da 2,74 euro ad 4 euro.

6) RAFFORZAMENTO DELLE RELAZIONI SINDACALI

Anche il sistema delle relazioni sindacali ha visto con il nuovo CCNL Sanità 2019 2021 una significativa revisione nella prospettiva di un ampliamento del rilievo dei moduli partecipativi dell’informazione e del confronto, con una valorizzazione dell’Organismo paritetico per l’innovazione.

7) NUOVO RAPPORTO TRA AZIENDE E LAVORATORI

Il nuovo CCNL Sanità 2019 2021 ha operato anche modifiche sostanziali ad alcuni istituti del rapporto di lavoro ricercando un equilibrato rapporto tra l’estensione dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia delle esigenze organizzative e funzionali delle Aziende ed Enti. Si pensi, per esempio, che il numero massimo di turni di pronta disponibilità passa da 6 a 7 al mese.

8) NOVITÀ PER LO SMART WORKING

Nel testo del CCNL assume importanza la nuova disciplina del lavoro a distanza nelle due tipologie di lavoro agile (“Smart working“), previsto dalla Legge 81 del 2017 e lavoro da remoto, che sostituiscono la precedente tipologia del telelavoro.

In primo luogo, l’adesione al lavoro agile ha natura consensuale e volontaria ed è consentito a tutti i lavoratori, siano essi con rapporto di lavoro a tempo pieno o parziale e indipendentemente dal fatto che siano stati assunti con contratto a tempo indeterminato o determinato. È sempre disciplinato da un accordo individuale.

Per quanto concerne il lavoro da remoto, è prestato, con vincolo di tempo e nel rispetto dei conseguenti obblighi di presenza derivanti dalle disposizioni in materia di orario di lavoro, attraverso una modificazione del luogo di adempimento della prestazione lavorativa. Ciò comporta l’effettuazione della prestazione in luogo idoneo e diverso dalla sede dell’ufficio al quale il dipendente è assegnato.

9) FRUIZIONE DI PERMESSI E CONGEDI

Migliorano sensibilmente le modalità previste dal CCNL e da disposizioni di legge relativamente alla fruizione di permessi e congedi parentali.

Potranno essere fruiti anche a ore, non solo più in giornate intere nell’ambito dei permessi legge 104.

Inoltre, l’accordo agevola la funzione genitoriale e introduce una priorità nell’impiego flessibile dei genitori di figli minori che lavorano e che sono entrambi turnisti con la possibilità, ove non vi siano particolari ragioni organizzative, di svolgere turni di servizio opposti.

10) NOVITÀ SULLA MOBILITÀ

Arriva finalmente la mobilità con un programma valido su tutto il territorio nazionale.

In sostanza, ogni anno gli enti sanitari dovranno mettere a bando i posti disponibili per i trasferimenti, e dovranno privilegiare, tra le domande ricevute quelle per gravi e documentate esigenze di salute, ricongiungimento del coniuge o per l’assistenza dei figli minori o inabili.

A seguire, le altre categorie riconosciute dalla normativa vigente.

QUANDO ENTRA IN VIGORE IL NUOVO CCNL SANITÀ

Il nuovo CCNL del settore sanità è entrato in vigore il 28 ottobre 2022. Si riferisce al periodo 1° gennaio 2019 – 31 dicembre 2021, sia per la parte giuridica che per la parte economica.

Tuttavia, si ricorda che il testo resterà in vigore finché non verrà stipulato quello successivo, come tra l’altro è successo con l’accordo precedente a questo, scaduto il 31 dicembre 2019.

L’IPOTESI CCNL DIRIGENTI SANITÀ 2019 2021

Ecco il testo integrale (Pdf 1,3 Mb) dell’ipotesi di nuovo CCNL Dirigenti Sanità 2019 2021.

Il 28 settembre 2023, ARAN e sindacati rappresentativi hanno firmato il contratto collettivo nazionale di lavoro per il triennio 2019-2021, che riguarda circa 134.600 dirigenti medici, veterinari, sanitari e delle professioni sanitarie nell’Area dirigenziale della Sanità.

La nuova ipotesi di contratto:

  • prevede aumenti salariali del 4,5%, con un beneficio medio di circa 290 euro al mese;

  • apporta modifiche anche alle indennità e ai fondi aziendali;

  • stabilisce che arretrati dovuti al 31 dicembre 2023 ammontano a circa 10.700 euro;

  • include regolamentazioni dettagliate su vari aspetti contrattuali, con particolare attenzione alle relazioni sindacali, all’orario di lavoro, ai servizi di guardia e pronta disponibilità, alla riduzione del rischio clinico e alla salute e sicurezza sul lavoro;

  • prevede maggiori flessibilità per gli incarichi dirigenziali e le sostituzioni in caso di assenze;

  • stabilisce dei miglioramenti nelle tutele per le gravi patologie, le donne vittime di violenza e le diverse tipologie di assenze;

  • introduce una nuova indennità di specificità sanitaria per i dirigenti diversi da medici e veterinari;

  • affronta anche il lavoro agile e da remoto e le assunzioni dei dirigenti specializzandi a tempo determinato, tenendo conto di mansioni e specificità dei lavoratori.

L’IPOTESI DI CCNL SANITÀ PER IRCCS E IZS

Ecco il testo integrale (Pdf 523 Kb) dell’ipotesi di nuovo CCNL Sanità 2019 2021 – Sezione del personale del ruolo della Ricerca Sanitaria.

Aran e organizzazioni sindacali hanno sottoscritto, il 19 luglio 2023, l’ipotesi di CCNL relativo al personale del comparto Sanità, sezione del personale del ruolo della ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria.

La firma di tale ipotesi di CCNL costituisce un risultato importante poiché consente agli Istituti di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico ed agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di proseguire sull’attuazione della riforma già prevista dalla Legge di Bilancio per il 2018. Ovvero, si prevede:

  • la riduzione dei tempi per l’eventuale inquadramento di personale IRCCS e IZS a tempo indeterminato nei ruoli del Servizio Sanitario Nazionale;

  • il mantenimento dei precedenti profili professionali di ricercatore sanitario e di collaboratore professionale di ricerca sanitaria;

  • l’introduzione di istituti contrattuali quali gli incarichi;

  • per il profilo di collaboratore professionale di ricerca sanitaria, l’introduzione dei differenziali economici di professionalità;

  • la disciplina di alcuni aspetti del rapporto di lavoro del personale appartenente ai due profili, tenendo conto delle sue specificità, quali ad esempio la tipologia e la costituzione del rapporto di lavoro, l’orario di lavoro e la valutazione;

  • la definizione, per ciascuno dei due profili, di specifici percorsi di carriera attraverso l’istituto degli incarichi che responsabilizza maggiormente il personale nella ricerca, gestione, supervisione e governo di tutti gli aspetti della ricerca stessa, compresi gli aspetti economico-finanziari;

  • che in prima applicazione, per il ricercatore sanitario, le fasce economiche già maturate siano trasposte in incarico. Per il collaboratore professionale di ricerca sanitaria, le fasce economiche siano mantenute a titolo di differenziale economico di professionalità i differenziali economici di professionalità per seguire poi la dinamica di quanto già delineato per il comparto sanità;

  • l’introduzione di un’ulteriore innovazione stabilendo un limite finanziario per l’erogazione di alcuni istituti economici.

L’ipotesi, che riguarda circa 1.800 dipendenti del ruolo ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria per il triennio 2019 2021, è stata firmata da tutte le organizzazioni e confederazioni sindacali ammesse alle trattative. Vi aggiorneremo non appena il testo sarà definitivo ed entrerà in vigore.

ITER AGGIORNAMENTO CCNL ALTRI COMPARTI SANITÀ

Come ribadito dal Ministro per la Funzione Pubblica Paolo Zangrillo in questa nota stampa, il rinnovo dei contratti per i dipendenti pubblici è decisivo al fine di garantire servizi efficaci ed efficienti ai cittadini e alle imprese. Molto è stato fatto in tal senso nel 2023.

Nel 2022, infatti, vi erano ancora 2,4 milioni di dipendenti pubblici a cui non erano stati rinnovati i contratti 2019 2021, ma ora questo processo sta per essere completato. Ovvero:

  • a novembre 2022 sono stati conclusi i rinnovi contrattuali relativi al comparto sanità, scuola ed enti locali, con un investimento di quasi 3,7 miliardi di euro destinati a circa 2,1 milioni di dipendenti pubblici, rappresentanti dell’84% del personale coperto dalla contrattazione nazionale;

  • a maggio 2023 è stato firmato il contratto per l’area dirigenziale delle funzioni centrali, che vi invitiamo a consultare in questo articolo;

  • a luglio 2023 si è conclusa la trattativa per la parte normativa del comparto istruzione e ricerca, come vi illustriamo in questo focus.

Resta da firmare solo il contratto dei dirigenti degli enti locali, su cui l’ARAN sta lavorando con i sindacati, partendo dalla base del CCNL funzioni locali già siglato nel 2022. Questo – ha fatto sapere anche il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti – consentirà di avviare il processo di rinnovo contrattuale per la tornata 2022 2024, che beneficerà di risorse significative dalla NADEF 2023 2024.

Vi terremo aggiornati.

IL TESTO DEL CCNL SANITÀ 2019 2021

Per maggiori informazioni tecniche e specifiche sul CCNL Sanità 2019 2021, si consiglia di leggere il testo integrale del contratto (Pdf 1,8 Mb). A vostra disposizione, anche:

  • il testo integrale (Pdf 1,3 Mb) dell’ipotesi di nuovo CCNL Dirigenti Sanità 2019 2021;

  • il testo integrale (Pdf 522 Kb) dell’ipotesi di nuovo CCNL Sanità 2019 2021 – Sezione del personale del ruolo della Ricerca Sanitaria.

AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere anche come funzione il contratto integrativo per i dirigenti scolastici o la guida sul contratto scuola con testo firmato e novità. Da leggere anche l’articolo su come cambiano i contratti a termine o tempo indeterminato nel 2023. In questa sezione INVECE trovate le novità sul mondo del lavoro.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.

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www.ticonsiglio.com è stato pubblicato il 2023-09-30 07:45:44 da Valeria Cozzolino

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