Varianti Covid più pericolose nel mondo e rischio terza ondata coronavirus

Per le varianti Covid più pericolose nel mondo e rischio di terza ondata coronavirus in Europa, c’è da dire che l’allarme arriva dal Regno Unito. Con il rischio che la pandemia di coronavirus da variante Delta possa diffondersi in maniera incontrollata anche nei Paesi Ue.

Varianti Covid più pericolose nel mondo, situazione drammatica in Africa

In Italia già da molti giorni il numero dei contagi giornalieri si attesta sotto quota 1.000. Così come il tasso di positività, in percentuale rispetto ai tamponi effettuati, si attesta intorno allo 0,5%. Ma non si può per nessuna ragione abbassare la guardia. In quanto in molti Paesi del mondo la pandemia di Covid-19 continua purtroppo a mietere vittime.

E questo non solo nel Regno Unito. Ma anche e soprattutto in India, in Iran ed in Africa dove la campagna vaccinale procede davvero a rilento. In base ai dati attualmente a disposizione dell’OMS, infatti, solo il 2% della popolazione che vive in Africa ha ricevuto la prima dose di vaccino.

Dalla Delta alla Epsilon, il pericolo delle varianti del coronavirus è sempre incombente

E se la Delta si sta diffondendo in maniera preoccupante, in realtà gli scienziati hanno messo sotto osservazione una dozzina di varianti del Covid-19. Tra queste, per la potenziale pericolosità, spicca la variante Epsilon del coronavirus secondo quanto è stato riportato dalla rivista Science.

Di queste varianti alcune sono meno aggressive, mentre altre potrebbero essere mutazioni del virus tali da poter potenzialmente resistere agli anticorpi. Con il conseguente rischio che possa venire meno l’efficacia dei vaccini. Non a caso, per chi ha già completato il ciclo vaccinale, già si parla della possibilità di rafforzare l’immunizzazione con una terza dose di vaccino.

Addirittura già a partire dal prossimo autunno.

Al riguardo in Italia alcuni centri universitari ed ospedalieri hanno già avviato proprio la sperimentazione della terza dose del vaccino. E questo, prima dell’avvio di un’eventuale terza vaccinazione di massa, al fine di acquisire dati preziosi. Ovverosia quelli sulla risposta anticorpale dell’organismo dopo che sono state somministrate tre dosi di vaccino.