Veroli, centro scientifico dedicato Alan Turing nel cuore paese

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Un centro scientifico dedicato ad Alan Turing potrebbe presto sorgere nel cuore di Veroli. Il nuovo progetto del professor Marco Sciandrone, annunciato su un noto social network, sta già riscuotendo l’approvazione e l’entusiasmo dei verolani: “Superata l’emergenza pandemica, verrà costituito a Veroli lo Scientific Conference Center intitolato ad Alan Turing. Sarà una struttura permanente che si occuperà dell’organizzazione e della gestione di convegni scientifici internazionali nei 12 mesi dell’anno.

Nell’arco della mia carriera ho partecipato a convegni scientifici in Canada, Svezia, Stati Uniti, Cina, Germania, Francia, Inghilterra, Cipro, Creta, Portogallo, e vi posso assicurare che Veroli è il luogo ideale per ospitare eventi scientifici di livello mondiale. Vi terrò aggiornati sullo stato di avanzamento del progetto».
Le parole cariche di entusiasmo del prof. Sciandrone hanno già fatto il giro della città e hanno suscitato curiosità intorno alla figura del matematico cui il centro verrà intitolato. Alan Mathison Turing nasce a Londra il 23 giugno del 1912 ed il suo nome è associato alla elaborazione della teoria della computabilità e alle ricerche sull’intelligenza artificiale.

Padre della computer science, il matematico inglese è altresì famoso per la decriptazione del codice usato dalle macchine “Enigma”, con le quali gli alti comandi tedeschi inviavano messaggi cifrati durante il secondo conflitto mondiale. Turing riesce a decodificare l’Enigma impiegato dai sommergibili tedeschi U-boat, dando l’avvio alla interpretazione degli altri codici, contribuendo in maniera significativa a cambiare le sorti della guerra. Nel 1945 entra nel National Phisical Laboratory di Teddignton dove può portare a termine la costruzione dell’ACE – Automatic Calculating Engine, una macchina in grado di effettuare complessi calcoli aritmetici che presenta i primi accenni di hardware distinto dal software.

I contributi scientifici e la fama mondiale non lo salvarono dalle accuse di omosessualità, in seguito alle quali fu costretto ad una umiliante cura ormonale per correggere quelle che, all’epoca, erano considerate devianze sessuali. Pochissimi anni dopo, il 7 giugno 1954, Alan Mathison Turing muore mangiando una mela da lui stesso avvelenata col cianuro.



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