Violenze in carcere a Santa Maria Capua Vetere, aperta l’inchiesta –

Il Ministro Marta Cartabia invita al rinnovamento del comparto di polizia

Dopo la pubblicazione sui media di altri video sulle violenze – per il giudice vere e proprie ‘torture’ – sui detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile 2020, scatta l’inchiesta della Procura sulla diffusione delle immagini. L’ufficio inquirente diretto da Maria Antonietta Troncone ha infatti aperto un fascicolo per il reato di rivelazione d’atti d’ufficio. La diffusione delle nuove immagini, con la connessa indagine, ha scatenato ulteriori polemiche da parte dei sindacati degli agenti, che oggi hanno incontrato il ministro della Giustizia Marta Cartabia. “Non intendo lasciar cadere le riflessioni che stanno emergendo sul carcere in questi giorni, ne ho parlato anche con il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Non bisogna perdere l’occasione per il rinnovamento di un comparto così cruciale a vari livelli” ha detto il Guardasigilli, secondo fonti di via Arenula, durante l’incontro con i sindacati, il capo del Dap e i due sottosegretari. Nel corso della riunione, sempre secondo quanto si è appreso, da un lato è stata ribadita la ferma condanna per le violenze, dall’altro è stata confermata la vicinanza al Corpo della polizia penitenziaria, che “non può e non deve” essere identificato con quelle immagini. Si è quindi parlato degli interventi da attuare: sia nel breve, che nel medio e nel lungo periodo. Interventi che hanno a che fare con la videosorveglianza, l’organico, la formazione, la salute mentale e altre questioni specifiche. Ma intanto, a dieci giorni dagli arresti degli agenti, continua ad alzarsi il tono delle polemiche sulla vicenda. La Procura, con la nuova indagine, vuole capire se qualche pubblico ufficiale che ha preso parte alle indagini possa aver passato agli organi di stampa video che, essendo atti di un’inchiesta ancora in pieno svolgimento, non potevano essere diffusi. Una mossa che provoca prese di posizione contrastanti. C’è l’altolà di Emanuela Belcuore, garante dei detenuti della provincia di Caserta: “Confido – dice – che la magistratura chiarisca se qualche pubblico ufficiale ha illecitamente favorito la diffusione dei video, ma resto convinta che non bisogna spostare l’attenzione dal contenuto dei video alla loro diffusione, e ciò sia per il bene dei detenuti che degli stessi agenti”. Infuriati i sindacati della polizia penitenziaria. In una nota, l’Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria (Uspp) chiede “di accertare quali siano stati i canali di divulgazione di detti video, diffusi da media nazionali e locali. La gogna mediatica di questi giorni danneggia non solo il Corpo di Polizia Penitenziaria ma tutte le Istituzioni”. Sulla stessa linea gli avvocati penalisti, anche se il fronte dei professionisti del diritto non sembra così compatto. Per Francesco Petrillo, presidente della Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere, “le immagini dei detenuti picchiati in carcere sono agghiaccianti, ma come avvocati siamo anche garantisti e ribadiamo che i processi si fanno in tribunale, non sui mass-media”. L’avvocato Giuseppe Stellato, che difende alcuni indagati, si chiede polemicamente “come mai c’è questo doppio binario. Da oltre dieci giorni noi difensori aspettiamo di avere questi video, che invece notiamo continuano ad uscire sui media”. Prosegue intanto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere l’ispezione dei funzionari inviati dal Ministero di Grazia e Giustizia per far luce su cosa non ha funzionato nella catena di comando il 6 aprile 2020. Gli ispettori stanno passando al setaccio registri, atti amministrativi, anche per capire perché denuncianti e denunciati siano rimasti nello steso reparto del carcere per oltre un anno dopo le violenze. Solo qualche giorno fa una trentina di detenuti vittime dei pestaggi è stata trasferita anche in carceri lontane, con disagi enormi per i familiari, tanto da provocare la richiesta dei garanti dei detenuti di riportare i reclusi in carceri campane, ovviamente non a Santa Maria Capua Vetere.

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2021-07-08 08:01:28
Michele B.

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