Misure cautelari quasi tutte confermate, scarcerato ex agente
(ANSA) – NAPOLI, 09 LUG – Sembrano reggere al momento le
ipotesi d’accusa formulate dalla Procura della Repubblica di
Santa Maria Capua Vetere in relazione alle violenze ai danni di
detenuti avvenute il 6 aprile 2020 nel carcere sammaritano.
Il Tribunale del Riesame di Napoli, al termine delle udienze di
oggi nei confronti di quattro agenti della penitenziaria finiti
in arresto il 28 giugno scorso, ha infatti confermato due misure
restrittive, attenuandone una terza e annullando la quarta con
conseguente scarcerazione.
Per tutte le posizioni valutate però sono stati ritenuti
sussistenti i gravi indizi di colpevolezza. In particolare i
giudici partenopei hanno confermato l’ordinanza in carcere per
il 40enne Salvatore Mezzarano (difeso da Giuseppe Stellato),
ispettore coordinatore del Reparto Nilo del carcere di Santa
Maria Capua Vetere, dove avvennero le violenze, e la misura
degli arresti domiciliari per l’agente Fabio Ascione (difeso da
Michele Spina), mentre ha scarcerato per carenza di esigenze
cautelari l’agente penitenziario Oreste Salerno (difeso da
Angelo Raucci), che dal carcere va ai domiciliari, e l’ex agente
Claudio Di Siero (assistito da Domenico Pigrini), che era ai
domiciliari ed ora è completamente libero; quest’ultimo era
andato in pensione dopo il 6 aprile del 2020, per cui da mesi
ormai non fa più parte della Polizia Penitenziaria. (ANSA).
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