Visita ufficiale nella Repubblica Argentina, l’intervento del Presidente Meloni al teatro Coliseo


Buonasera a tutti.

Grazie per questa serata, grazie per questa accoglienza, grazie ovviamente al Console, all’Ambasciatore.

Ringrazio la presenza del Sindaco e ovviamente ringrazio gli artisti, l’orchestra, la direttrice Beatrice Venezzi, che si esibiranno stasera, ma soprattutto ringrazio voi, perché è grande l’emozione che mi regalate stasera da questo palco.

Io non avrei potuto concludere la mia prima visita ufficiale in Argentina e la mia prima visita in America Latina senza passare del tempo con voi in questo magnifico teatro che, come veniva ricordato, è uno dei simboli del legame tra Italia e Argentina.

Perché Italia e Argentina sono due Nazioni sorelle, sono Nazioni sorelle di una fratellanza che è cominciata ancora prima che l’Italia e l’Argentina guadagnassero la loro indipendenza. Una fratellanza che è stata costruita dall’amore, dalla dedizione, dal sacrificio di quegli italiani che nonostante fossero lontani da casa, non hanno mai dimenticato le loro origini e hanno continuato a tramandare quella tradizione di generazione in generazione.

Così l’Italia, per quelle milioni di persone che discendono dai italiani, anche per quelle che in Italia non sono magari mai state, continua a essere, per usare la definizione di un eroe del nostro risorgimento, la patria del cuore, una casa, perché la casa è quel posto che i tuoi piedi possono lasciare ma il tuo cuore non lascia mai.

Quel legame è la base di quello che oggi ancora può essere un rapporto molto forte tra Italia e Argentina, deve essere un rapporto molto più forte tra Italia e Argentina, però ancora prima voglio dire che quel legame che voi avevate con la vostra casa, con la vostra madrepatria, non è mai stato un impedimento, no? Perché l’identità, alla fine, non è mai un limite, non è mai un fardello, è sempre un valore aggiunto, quel legame non vi ha reso più deboli, ma vi ha reso più forti, non vi ha isolato, ma vi ha dato gli strumenti per integrarvi meglio. È stato quel legame, è stata quella identità, è stata quella consapevolezza a consentirvi di contribuire alla crescita di questa comunità, come avete saputo fare.

Quel legame ancora oggi può e deve fare la differenza per l’Italia come per l’Argentina, perché, diciamoci la verità, voi avete sempre fatto la vostra parte, la politica forse non l’ha fatto sempre. Allora, io sono qui soprattutto per colmare quell’assenza, per riannodare, rafforzare i fili di questo rapporto.

Ne ho parlato a lungo con il Presidente Milei, il rapporto tra i nostri Governi deve saper riflettere questo legame. Io fondamentalmente sono qui soprattutto per dirvi una cosa, non so se vi sia mai capitato di non sentirvi, come posso dire, abbastanza supportati dall’Italia, non so se possa addirittura esservi capitato, non credo, di pensare di non essere sufficientemente considerati se fosse mai accaduto, voglio dirvi che non accadrà di nuovo. Voglio dirvi che l’Italia ci sarà perché è importante per voi, ma perché è importante per lei.

I nostri italiani, figli di italiani sparsi nel mondo, sono la più straordinaria rete diplomatica che noi abbiamo mai avuto e dobbiamo saper fare per loro quello che loro hanno saputo fare per noi. Quindi questa è una promessa che vi faccio per oggi e per il futuro.

Viva l’Italia, viva l’Argentina, viva il nostro legame.

Grazie e buona serata.

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www.governo.it è stato pubblicato il 2024-11-21 00:19:32 da fallegretti


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