L’Italia del volley ha conquistato il gradino più alto del podio. Dominatore assoluto della finale, vinta per 3-0 sulla Polonia, l’opposto Lorenzo Sala, giocatore di proprietà di Modena Volley. In panchina il vice palleggiatore gialloblu Nicola Salsi.
CHENGDU (Cina) – E’ di nuovo oro. Ancora contro la Polonia in finale: una sorta di deja vu per l’Italia alle Universiadi, pardon, Giochi Mondiali Universitari come vuole denominazione nuova di zecca per l’Olimpiade degli studenti. Come quattro anni fa a Napoli, gli azzurri regolano nel match decisivo i polacchi e lo fanno con un punteggio netto, inequivocabile. 3-0 con parziali di 25-23 25-18 28-26. Se quattro anni fa a Napoli l’oro arrivò al tie break al termine di una finale maratona, questa volta la storia del match è stata quasi a senso unico per la squadra di coach Vincenzo Fanizza, trascinata da un leader modenese. Lorenzo Sala, figlio d’arte e opposto di proprietà gialloblu destinato nella prossima stagione a Taranto per trovare spazio da titolare, è stato il top scorer della finalissima. 15 punti, tra cui il set point del primo parziale (25-23) che ha spaccato l’equilibrio e dato l’indirizzo al match. Dominato il secondo set 25-18, l’Italia ha dovuto lottare punto a punto nel terzo parziale, chiuso 28-26 col punto decisivo firmato Magalini. In una squadra piena di figli d’arte, oltre a Sala anche Davide Gardini e Francesco Recine, tra i protagonisti anche Nicola Salsi, vice del palleggiatore titolare Paolo Porro. L’alzatore di Modena Volley, riserva di Bruno in gialloblu, si mette al collo il secondo oro universitario della carriera: è infatti l’unico superstite del gruppo già vittorioso a Napoli nel 2019. Oggi come allora, contro la Polonia in finale. Tu chiamalo se vuoi, deja vu
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